Il forfait a Mosca era stato un segnale fin troppo chiaro: il problema alla schiena che accompagna Simona Halep dall’inizio della trasferta asiatica non è ancora stato risolto, e la rumena ha deciso di rinunciare alle WTA Finals di Singapore. Una notizia che fa felice Kiki Bertens, fino a qualche ora fa la prima delle escluse per poco più di un centinaio di punti, e priva il torneo di fine anno della numero uno del mondo, protagonista della sua miglior stagione in carriera. Avrebbe meritato un finale diverso, ma un fastidio accusato durante un allenamento alla vigilia del torneo di Wuhan ha rivelato un problema di ernia del disco, che non le ha permesso di allenarsi nelle ultime quattro settimane. È volata comunque a Singapore, ma alla vigilia della cerimonia del sorteggio ha deciso che non era il caso di rischiare. Oltre a un messaggio sui social, nel quale in sintesi ha spiegato che il problema non si è evoluto nel modo sperato da lei e il suo team, Simona ha raccontato qualche dettaglio in più al sito della WTA. “La schiena – ha detto – non va bene. Non mi sono allenata nelle ultime quattro settimane e avverto ancora dolore. Il problema è lo stesso di Wuhan, e non sono pronta per competere a questi livelli. In un torneo simile bisogna essere sempre al 100%, perché ogni match è paragonabile a una finale. Ho bisogno di riposo, mi servono tre o quattro settimane di pausa ed esercizi, e poi la situazione dovrebbe risolversi. La scelta di ritirarmi è stata molto difficile, perché credo sia la prima volta che mi trovo costretta a rinunciare a un torneo così importante. Tuttavia è meglio per la mia salute. Darren (Cahill, ndr) era schierato al 100% per un forfait, perché è preoccupato per la mia situazione e vuole che la salute resti al primo posto. Con lui è sempre stato così, per questo era più deciso di me sulla scelta di ritirarsi, il che ha facilitato la mia decisione”.