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Marco Caldara
25 October 2017

Le WTA Finals hanno trovato la loro favorita?

Al termine di un 2017 in cui ha raccolto meno di quanto avrebbe meritato a causa di un rendimento terribile nelle finali, Caroline Wozniacki sembra pronta a riscattarsi a Singapore. La danese gioca un match splendido contro la n.1 del mondo Simona Halep, le lascia due soli giochi come alla Svitolina ed è già sicura di un posto in semifinale.
Possono diventare le WTA Finals di Caroline Wozniacki? La risposta data dai suoi primi due match a Singapore è sì, forte e chiaro come il dominio mostrato dalla danese prima contro Elina Svitolina e poi contro la numero uno del mondo Simona Halep. La prima stesa 6-2 6-0, ma con l’attenuante dell’esordio nel torneo delle maestre; la seconda messa al tappeto per 6-0 6-2, e senza l’ombra di un’attenuante. Anzi, la Halep vista lunedì contro la Garcia sembrava in gran forma, invece è andata completamente in tilt di fronte al tennis dell’altra Caroline, che l’ha battuta coi suoi stessi schemi. Stavolta non c’erano delle pallate da disinnescare o degli scambi da allungare, c’era semplicemente da commettere meno errori e trovare il giusto equilibrio fra rischi e solidità. Un compito che si è presto trasformato in una mission impossibile, perché se nel suo tennis non ha funzionato praticamente nulla e perché la Wozniacki era semplicemente troppo in palla, per l’intera l’ora e spiccioli che le è bastata per garantirsi un posto in semifinale. Da prima del girone o da seconda si scoprirà più tardi, o forse addirittura venerdì, ma la certezza è che lei sabato ci sarà, e per le avversarie profuma di avviso di pericolo. Già perché la Halep le avrà anche dato una mano vincendo appena dieci punti in tutto il set d’apertura e regalandole a suon di gratuiti (17) un terzo dei suoi punti totali, ma lei le ha lasciato solamente le briciole, l’unica palla-break (sul 6-0 3-1) l’ha cancellata col l’aiuto del servizio, e poi è volata fino al traguardo senza mai voltarsi indietro.
LA PIÙ VINCENTE DEL 2017
Darren Cahill ha provato per almeno tre volte a scuotere la sua allieva, ma il problema non era tanto il divario sempre più ampio nel punteggio, quanto il fatto che sin dall’inizio Simona si sia accorta di avere ben poche armi. Il rovescio lungolinea le dava più errori che risultati, il servizio funzionava meno del dovuto e la scoppola è maturata in fretta. “Penso di aver giocato davvero molto bene – ha detto a fine match una Wozniacki super sorridente –. Mi aspettavo una battaglia, invece già nel primo set mi sono chiesta cosa stesse succedendo. Ho avuto una chance e l’ho sfruttata. Il campo è particolare: se si gioca piatto, la palla tende a scivolare, ma se si colpisce con un po’ più di spin dopo il rimbalzo rallenta parecchio. Sono riuscita a trovare sempre la giusta posizione e il timing per colpire come volevo”. Come accennato, la vittoria ha già consegnato alla 27enne di Odense un posto in semifinale, già raggiunta in tre delle sue quattro partecipazioni precedenti, ma soprattutto ha portato a 58 il numero delle sue vittorie stagionali. Nessuna ha vinto quanto lei, e se non avesse perso la bellezza di sei finali (prima di vincere la settima, a Tokyo), oggi sarebbe ancora più in alto della sesta posizione in classifica. Addirittura, se le avesse vinte tutte sarebbe la prima della classe. “Sono già stata numero uno – ha detto – ed è il sogno di ogni persona che inizia a giocare a tennis. Ho avuto una buonissima stagione, ma la strada per tornare in vetta è ancora lunga. Staremo a vedere cosa succederà”. Vincere il torneo sarebbe un gran bel punto di partenza.

WTA FINALS SINGAPORE – Gruppo Rosso
Caroline Wozniacki (DAN) b. Simona Halep (ROU) 6-0 6-2
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