PIÙ SPAZI, PIÙ SPETTATORI
Il terreno è vincolato fino al 2041, dopodiché a scadenza di contratto passerà automaticamente nelle mani dell'All England Club. Tuttavia, sembra che i dirigenti di Wimbledon vogliano accelerare i tempi, sia restare al passo della crescita sfrenata degli Slam (di cui Wimbledon è protagonista, visto che l'anno prossimo sarà inaugurato il tetto retrattile sul Campo 1), sia per aumentare i ricavi, sfruttando le potenzialità del brand "Wimbledon". Per intenderci, l'acquisizione di Wimbledon Park consentirebbe al torneo di aumentare la capienza. In questo momento, i Championships possono ospitare fino a circa 40.000 persone al giorno, il che rende impossibile il raggiungimento delle cifre fatte registrare da Australian Open e Us Open, che arrivano agevolmente a 700.000 spettatori nell'arco delle due settimane. L'ultima edizione di Wimbledon ha raccolto 473.372 spettatori, peraltro con una riduzione rispetto all'anno prima. Non è la prima volta che si mettono gli occhi sui terreni adiacenti: una decina d'anni fa ci fu un'esplorazione che si concluse con un nulla di fatto, mentre risale a tre anni fa un'offerta decisamente concreta: 25 milioni di sterline, che però fu respinta a maggioranza assoluta dai soci: il 58% votò contro. Le negoziazioni per la nuova offerta scatteranno nei prossimi giorni. “È importante mantenere il nostro posto al vertice dello sport, visto l'ambiente competitivo in cui operiamo – ha detto al Daily Mail un portavoce dell'All England Club – in questo momento siamo certi che Wimbledon Park diventi nostro nel 2041, tuttavia potrebbe diventare disponibile in anticipo, il che aiuterebbe il nostro processo decisionale”. Anticipando eventuali critiche degli ambientalisti (a Parigi ne sanno qualcosa...), qualsiasi progetto futuro sarà a tutela dell'ambiente, senza costruzione di parcheggi, centri commerciali o qualsiasi altra struttura estranea alle caratteristiche di Wimbledon. Va bene crescere, ma la tradizione va sempre rispettata. Specie da quelle parti.