Per adesso, i funzionari di Wimbledon rifiutano categoricamente lo spostamento di orario. “È da un paio d'anni che diciamo che la finale si sarebbe giocata alle 14, come sempre” ha detto il capo dell'AELTC, Richard Lewis. Ma c'è di più: anche il maxi-schermo nella collinetta dietro il Centrale, la famosa Henman Hill (poi diventata Murray Mound), sarà riservato al tennis. Lewis ha anche aggiunto che di non aver chiesto alla FIFA di spostare l'orario della finale dei Mondiali. A ben vedere, è più bizzarro l'orario del calcio (le 19 locali) rispetto a quello del tennis. “Comunque noi abbiamo il tutto esaurito e c'è interesse massimo, non ci sono assolutamente progetti di cambiamento – dice Lewis – siamo contenti per i successi dell'Inghilterra. Pensiamo che sia fantastico per lo spirito della nazione e c'era una bella atmosfera quando l'Inghilterra ha battuto la Svezia. Non abbiamo avuto una singola lamentela, nessuna sente che il calcio abbia interferito con Wimbledon. Abbiamo il wi-fi libero in molte aree, così se la gente vuole vedersi le partite lo può tranquillamente fare”. Vero, ma non è la stessa cosa. E le pressioni esterne, già alte, potrebbero crescere ancora se i ragazzi di Gareth Southgate dovessero battere la Croazia e arrivare in finale. Tuttavia, uno spostamento della finale di Wimbledon avrebbe forti implicazioni logistiche per i tanti appassionati che hanno prenotato in anticipo gli spostamenti in treno, o magari in aereo. Qualcosa di storico potrebbe accadere ugualmente, visto che la finale di Wimbledon potrebbe essere spostata per la prima volta da BBC1 a BBC2. E rischia di avere l'ascolto più basso di sempre, tenendo conto della febbre calcistica che ha invaso tutto il paese. Il quarto di finale contro la Colombia aveva raccolto 24,2 milioni di telespettatori, con l'impressionante share dell'81%.