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Fognini-Bolelli: sarà derby sui prati dell'Aeltc

L'Italia si garantisce un giocatore al terzo turno di Wimbledon, in virtù dei successi di Fabio Fognini e Simone Bolelli. Il ligure batte in quattro set Taro Daniel, cancellando in fretta un avvio in salita, mentre il bolognese (lucky loser) impone potenza e servizio contro Pablo Cuevas, spuntandola in tre set. Giovedì saranno uno di fronte all'altro per la quinta volta.
Hanno giocato un sacco di volte uno a fianco dell’altro, conquistando anche un titolo Slam in doppio all’Australian Open e la qualificazione per le ATP Finals dell’O2 Arena, mentre dalla parte opposta della rete Fabio Fognini e Simone Bolelli non si trovano dal 2010. Succederà di nuovo fra due giorni sull’erba di Wimbledon, per la quinta volta in assoluto, in virtù di un tabellone che li ha messi a una sola riga di distanza e soprattutto di due convincenti vittorie al primo turno. Fognini l’ha spuntata per 3-6 6-3 6-3 6-3 contro il giapponese Taro Daniel, partendo male ma poi raddrizzando in fretta la situazione, sino a dominare con un tennis superiore in tutto: quantità, qualità, potenza, velocità e chi più ne ha più ne metta. Non c’è nemmeno troppo da raccontare: non appena il ligure è entrato in partita è finito il match di Daniel, avversario che non ha le armi per far male a Fabio, specialmente sull’erba, tanto che l’azzurro ha chiuso in poco più di due ore, scaraventando ben 55 colpi vincenti nella metà campo del giapponese di papà americano, cresciuto tennisticamente a Valencia. Bolelli, invece, ha firmato una mezza sorpresa prendendosi una vittoria di spessore contro Pablo Cuevas, importante soprattutto in virtù del fatto che il bolognese era caduto al turno finale delle qualificazioni, perdendo – addirittura per tre set a zero – un match che lo vedeva favorito contro lo statunitense Bradley Klahn. Fortunatamente la sorte – che evidentemente ha qualcosa da farsi perdonare dopo gli infortuni del passato – ha deciso di cancellare la delusione e aiutarlo di nuovo, consegnandogli così il record di giocatore più volte ripescato come lucky loser nell’Era Open (ben cinque), e il 32enne di Budrio ha ricambiato spuntandola per 7-6 7-6 6-1 in un match di qualità. Il “Bole” ha tenuto il piede sull’acceleratore dall’inizio alla fine, facendo valere un tennis stilisticamente non così diverso da quello dell’uruguaiano, ma molto più penetrante.
POSSIBILITÀ DI SECONDA SETTIMANA
Va detto che quella del 2018 non è la miglior versione di Cuevas, poco brillante anche sull’amata terra battuta e scivolato al numero 76 del mondo, ma Bolelli è stato bravo a raccogliere la chance alla perfezione, comandando le operazioni col drittone sin dalle prime battute e servendo con grande continuità. In tutto l’incontro Simone ha concesso appena tre palle-break (salvate), riuscendo a fare la differenza grazie a due tie-break aperti nel miglior modo possibile. Nel primo è scappato sul 4-0, nel secondo addirittura sul 5-1, ma anche se Cuevas l’ha ripreso in entrambi i casi, lui ha trovato la forza di sprintare di nuovo. Il tie-break del secondo set ha lasciato una ferita difficile da rimarginare nelle gambe e nella mente di Cuevas, che da quel momento non è stato più competitivo, raccogliendo la sua quarta eliminazione all’esordio in cinque partecipazioni al torneo di Wimbledon. Per Bolelli, invece, si tratta della decima vittoria ai Championships, successo che rende quello londinese lo Slam dove ha vinto più partite e conferma la sua capacità di giocare meglio negli appuntamenti più importanti. Si nota già da tempo, ma a causa di qualche acciacco fisico e della mancanza di continuità l’azzurro non è ancora riuscito a ricostruirsi una classifica che gli permetta di giocare con continuità nel circuito maggiore. Molto interessante la sfida di giovedì contro Fognini, anche perché garantisce all’Italia di portare almeno un giocatore al terzo turno, in una zona di tabellone in cui l’avversario per conquistare gli ottavi di finale sarà uno fra Diego Schwartzman e Jiri Vesely. Una chance molto interessante per entrambi, Fognini in primis, visto che quello di Church Road è l’unico torneo del Grande Slam dove non è mai riuscito a mettere piede alla seconda settimana.

WIMBLEDON – Primo turno uomini
Fabio Fognini (ITA) b. Taro Daniel (JPN) 3-6 6-3 6-3 6-3
Simone Bolelli (ITA) b. Pablo Cuevas (URU) 7-6 7-6 6-1
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