La miglior Giorgi, nel momento ideale

Dopo quasi cinque anni Camila Giorgi ritrova gli ottavi di finale in un torneo del Grande Slam. L'azzurra rischia grosso contro Katerina Siniakova, padrona della prima metà dell'incontro, ma dopo aver cancellato un match-point vince il secondo set al tie-break e domina il terzo. In un tabellone femminile che ha già perso sette top-10, può esserci una chance anche per lei. Lunedì sfida la Makarova.
Camila Giorgi è così. Ogni torneo, ogni giorno, persino ogni punto è una storia a sé. E allora anche la peggior preparazione a Wimbledon degli ultimi anni in termini di risultati, con sole due vittorie nei tre tornei sull’erba prima dei Championships, può produrre il suo miglior risultato in uno Slam dallo Us Open di cinque anni fa, la seconda (e ultima) volta che l’azzurra mise il naso nella seconda settimana di un Major. Un traguardo legittimato dal laborioso successo per 3-6 7-6 6-2 in un match dai mille volti contro Katerina Siniakova, giocato male in un primo set iniziato con 4 game di fila per la 22enne ceca, quasi perso nel secondo ma dominato nel terzo, quando è stato il momento di andare a prendersi per la seconda volta gli ottavi a Church Road, dopo la cavalcata del 2012. A 20 anni la tennista di Macerata intascava per la prima volta un risultato così prestigioso, vincendo sei match (qualificazioni comprese) e alimentando previsioni che cinque anni più tardi si sono rivelate lontanissime dalla realtà. Ma vien da pensare – o sperare – che non sia ancora tutto perduto. Di certo le prospettive sono cambiate parecchio rispetto a quando sul 6-3 5-4 per l’avversaria Camila ha dovuto fronteggiare un match-point, che avrebbe gettato al vento una gran bella occasione. Sia perché l’avversaria era battibile, sia perché era dolorante un po’ dappertutto, eredità delle due ore e mezza di battaglia di giovedì contro Ons Jabeur (con tanto di match-point salvato) e di una scivolata nel quarto game del secondo set, con una brutta torsione del ginocchio che ha richiesto un paio di interventi della fisioterapista. Camila non è stata brava a sfruttare il momento, regalandole il break del 4-2 e poi rischiando la frittata al servizio nel decimo game. Ma quel match-point l’ha salvato in grande stile, con uno splendido rovescio vincente, e poi è stata superiore nella battaglia di nervi, trovando la chiave per andare a vincere la partita grazie a un tennis più brillante.
QUELLE LACRIME SIMBOLO DELLA RESA
Era chiaro che il secondo set sarebbe stato determinante: perderlo voleva dire perdere la partita, ma vincerlo significava mettersi in tasca un buon 80% del passaggio del turno, contro un’avversaria dal body language tutt’altro che incoraggiante. Camila ha pasticciato di nuovo sul 6-5 e servizio, quando il terzo set sembrava cosa fatta, perdendo sette punti di fila e finendo sotto per 3-0 nel tie-break, ma era evidente che l’avversaria ne aveva meno, e una volta superata la piccola crisi l’azzurra è tornata prepotentemente nel match, arrivando per prima al set-point, sul 6-5. L’ha giocato alla grande, ma la Siniakova ha respinto tutto e dopo uno scambio da 25 colpi (il più lungo del match) Camila ha spedito in rete il diritto, reagendo con un urlaccio e una racchetta scaraventata a terra. Uno scatto non da lei, ma che la dice lunga sul momento: sapeva benissimo che al terzo set non avrebbe perso, e doveva fare il possibile per allungare la partita. Una missione compiuta due punti dopo: una scellerata smorzata della rivale le ha dato il 7-6, con servizio e diritto l’azzurra si è presa il set e le lacrime della ceca al cambio di campo, nascoste dall’asciugamano sul volto, sono state il simbolo del sorpasso. Per mettere d’accordo anche il punteggio ci è voluto qualche minuto in più, perché un break da 40-0 nel game d’apertura del terzo set ha riportato avanti la ceca, ma ormai la superiorità della Giorgi era diventata tangibile, e dal 2-2 non c’è più stata partita. Gli errori hanno lasciato spazio ai vincenti (45 a fine match), il feeling dell’azzurra con l’erba è finalmente venuto a galla e dopo 2 ore e 38 minuti è arrivato anche un posto fra le ultime sedici di un tabellone che ha perso già sette delle prime dieci del mondo. Segno che c’è un’opportunità per non accontentarsi, anche se è doveroso andarci coi piedi di piombo e pensare un match alla volta. Il prossimo, lunedì, vedrà Camila giocarsi l’accesso ai quarti di finale contro Ekaterina Makarova. Forte sì, imbattibile no. Per niente.

WIMBLEDON - Terzo turno donne
Camila Giorgi (ITA) b. Katerina Siniakova (CZE) 3-6 7-6 6-2
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