“Vika” ha messo le ali

La Azarenka sbanca anche Miami e realizza la doppietta con Indian Wells, come riuscito solo a Graf e Clijsters. La bielorussa batte 6-3 6-2 la Kuznetsova e chiude un altro torneo perfetto. Lunedì sarà numero 5, ma la verità la dice la Race: al momento è lei la regina.
Victoria Azarenka le spazza via tutte. Prima Indian Wells, tredici giorni dopo Miami, a far vedere a tutti che la parola appagamento non rientra nel suo vocabolario. Ha sofferto talmente tanto negli anni scorsi, ha faticato talmente tanto per tornare grande, che ora non si vuole più fermare. Il titolo in California era stato una grande dimostrazione di forza, quello in Florida (il terzo, dopo 2009 e 2011) lo è ancora di più. È vero che non ha trovato Serena Williams sulla sua strada, ma il suo percorso parla di sei vittorie in due set, una più bella dell’altra, a ribadire il concetto: il 2016 può essere il suo anno. Anzi, il 2016 deve essere il suo anno, con buona pace di tutte le avversarie. La finale contro Svetlana Kuznetsova è durata appena 77 minuti, il tempo di chiudere 6-3 6-2, lanciare la racchetta al cielo, abbracciare il proprio staff e dichiarare al microfono tutto il suo amore per il tennis, che sta ricambiando regalandole una gioia dopo l’altra. Quest’anno è mancata solo a Melbourne, dove si è trovata di fronte una Kerber che ha infilato le due settimane della vita, mentre il resto è stata roba sua. Non vinceva un titolo dall’estate del 2013, ma si è rifatta con gli interessi prendendosene tre in tre mesi, e soprattutto mostrando un livello che – al momento – è insostenibile per tutte. Sarà curioso vederla al test terra battuta, superficie che dei venti titoli in carriera gliene ha dato uno solo, nel piccolo evento di Marbella, ma quanto mostrato nelle ultime settimane lascia ben sperare. Dove non arriva col gioco, ‘Vika’ arriva con la fiducia, la stessa che la aiuta a spingere sull’acceleratore dal primo all’ultimo punto, anche quando arrivano gli errori e i doppi falli, subito spazzati via a suon di vincenti, come se neanche se ne rendesse conto. Nella sua testa entrano solo le cose positive, non c’è spazio per nient’altro.
 
NELLA RACE È GIÀ LA NUMERO UNO
La Kuznetsova, ottima finalista, ci ha provato con quello che aveva, ma ha dovuto alzare bandiera bianca di fronte al solito uragano di pallate, forti, profonde, precise. Nel primo set non ha mai tenuto il servizio, vincendo tre game solo perché l’avversaria – dopo l’iniziale 3-0 pesante che si è rivelato fondamentale – ha un po’ pasticciato nei suoi turni di servizio, ma sempre (e non è un dettaglio) in situazioni di punteggio favorevole. Quando non doveva sbagliare non ha sbagliato, nel secondo ha alzato la percentuale di prime e il divario si è allargato. Poteva scappare 5-1 e chiudere col servizio, invece ha mancato due chance e si è trovata 4-2 30-40, con una palla-break – questa sì, pesante – da fronteggiare. Poteva cambiare le cose, poteva ridare fiducia all’avversaria, ma non c’è stato verso. Come l’ha salvata? Sparando il secondo ace dell’incontro, a spazzare la riga esterna e tappare l’unico spiraglio di luce visto dalla russa. E poi ha ripreso il pressing, ha vinto sei degli ultimi sette punti e con l’ultimo rovescio vincente ha aggiunto un altro trofeo di vetro alla collezione, incassando i mille punti che lunedì la riporteranno fra le top five. Ma c’è da scommettere che è solo l’inizio. Lo dice il campo, lo dicono le sensazioni, ma c’è anche la conferma numerica. In primis della Race, che la vede già davanti a tutte, e poi anche nella classifica vera e propria. Salirà a 4.530 punti, molto vicina alla Muguruza, e 2.930 li ha fatti da gennaio in avanti. Significa che da qui a fine anno ne dovrà difendere appena 1.600: una miseria. Nella storia del circuito WTA, solo due giocatrici erano riuscite nella doppietta Indian Wells-Miami nello stesso anno: Steffi Graf (1994-1996) e Kim Clijsters (2005). Da oggi c’è anche ‘Vika’, che ha dedicato il successo a mamma e papà. “Non li vedo spesso – ha detto –, ma a loro devo tutto. Mi hanno dato le radici, mi hanno messo le ali per volare”. E lei le sta usando sempre meglio.
 
WTA PREMIER MANDATORY MIAMI – Finale
Victoria Azarenka (BLR) b. Svetlana Kuznetsova (RUS) 6-3 6-2

 
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