Si può piangere di dolore dopo una vittoria? Può succedere se sei Venus Williams e un mese fa sei stata protagonista di un incidente stradale costato la vita a un essere umano. In assenza della sorella, la Venere Nera è la giocatrice più blasonata in gara a Wimbledon. Lo ha vinto cinque volte, lo adora. Ma il 7-6 6-4 su Elise Mertens passa in secondo piano rispetto ai fatti dello scorso 9 giugno, alle 13 locali, quando Venus era appena rientrata a casa dopo il Roland Garros. Si trovava a Palm Beach, Florida, a bordo del suo SUV Toyota. A un incrocio, Venus è stata tamponata da un veicolo guidato da Linda Barson. Nell'impatto, Jerome Barson (marito della conducente, 78 anni) ha riportato una serie di lesioni che gli sono state fatali, fino al decesso risalente al 22 giugno. Una figlia di Barson ha già depositato una causa legale contro la Williams. Ovviamente, dopo la vittoria sulla Mertens, i giornalisti hanno sollevato l'argomento. Menzionando un sentito commento scritto dalla stessa Venus sulla sua pagina Facebook, le hanno domandato se avesse ancora qualcosa da dire sull'incidente. Decisamente scossa, ha borbottato. “Non esistono parole per descrivere quanto sia devastante...sono completamente senza parole. Sono solo, voglio dire, sono solo....” e non è riuscita ad andare avanti. Mentre provava a ricomporsi, le hanno chiesto se volesse andare via. “Forse dovrei” ha replicato. E' tornata qualche minuto dopo, ma le hanno detto che avrebbe risposto soltanto a domande sul tennis. Tra l'altro, era reduce da un match non così banale.