Marco Caldara
03 September 2018

La continuità c'è, ora a Madison serve il guizzo

Nella giornata riservata alla Festa del lavoro, a Madison Keys basta poco più di un'ora per sbarazzarsi di Dominika Cibulkova, e conquistare i quarti di finale allo Us Open. Negli ultimi cinque Slam ce l'ha fatta quattro volte, più di qualsiasi collega. Tuttavia, le è sempre mancato lo sprint finale, riuscito invece a giocatrici meno continue. Può essere il suo turno?
Nell’arco di una stagione le giornate in cui tutto funziona alla perfezione si contano sulle dita di una mano. Per questo, riceverne una in dono negli ottavi di finale di un torneo del Grande Slam è un discreto regalo, che Madison Keys ha scartato in fretta e furia, superando Dominika Cibulkova per 6-1 6-3 e agguantando il suo terzo piazzamento dell’anno nei quarti di finale di un Major. Un risultato che per una giocatrice di spessore sembra di routine, quando in realtà per gli standard attuali del tennis femminile non lo è per niente. Infatti, nel 2018 sono due giocatrici sono riuscite ad arrivare fra le ultime otto in tre tornei su quattro: una è Angelique Kerber, che però ha “steccato” l’ultimo perdendo proprio dalla Cibulkova, mentre l’altra è proprio la 23enne di Rock Island, che invece ha fallito l’obiettivo a Wimbledon ma l’ha centrato di nuovo a New York, dove dodici mesi fa conquistò la sua prima finale Slam. Nel Labor Day, festività nazionale americana che equivale al nostro 1° maggio (ma non ha una data fissa: è il primo lunedì di settembre), la statunitense ha dovuto lavorare il meno possibile, giocando una partita splendida sotto tutti i fronti, chiusa in appena 76 minuti. È stata perfetta con servizio e diritto, solida col rovescio, e soprattutto estremamente efficace nel tenere dall’inizio alla fine un ritmo di gioco altissimo, che non ha permesso all’avversaria di organizzare il proprio tennis. Sapeva bene cosa fare, forte del 4-0 nei precedenti, e stavolta alla Cibulkova non è riuscito l’intento di cambiare tattica rispetto ai k.o. del passato, mossa che invece aveva pagato due giorni fa contro la Kerber. Ogni tanto alla Keys capita di giocare semplicemente troppo bene. Quando, come stavolta, i rischi pagano e il suo tennis produce quasi il doppio dei vincenti rispetto agli errori gratuiti, per le avversarie c’è poco da fare. Possono solo stare a guardare, sperando di raccogliere il maggior numero di game possibile.
LA SUA ORA STA ARRIVANDO?
Una missione che alla Cibulkova è riuscita solamente in avvio di secondo set, quando da 6-1 2-0 sotto ha reagito con un pizzico d’orgoglio, vincendo tre giochi di fila e portandosi per la prima volta in vantaggio. Ha provato a dare una scossa al suo match, ma le preoccupazioni, per il pubblico dell’Arthur Ashe Stadium, sono durate il tempo di uno sbadiglio. Madison è tornata immediatamente a comandare, si è presa gli ultimi quattro game della partita e si è garantita il sesto quarto di finale Slam in carriera. “Sono onorata di essere qui per l’intervista post-match – ha detto ai microfoni di ESPN –, e spero di tornarci anche dopo il prossimo incontro. Quando ho perso tre giochi di fila non mi sono spaventata: lei è una grande giocatrice, sapevo che prima o poi si sarebbe fatta vedere. Ho cercato di rimanere concentrata sul mio servizio, aspettando che tornasse il mio momento”. Fatta eccezione per i due del 2015, gli altri quattro quarti sono arrivati negli ultimi cinque Major, a testimonianza di un salto di qualità soprattutto a livello di continuità e consapevolezza. Fino a questo momento le è ancora mancato il guizzo, ma c’è da scommettere che arriverà, perché la storia dice che è riuscito a giocatrici meno complete e continue di lei. Intanto, Madison è la testa di serie più alta rimasta in corsa nella parte bassa del tabellone, e ai quarti di finale se la vedrà con la vincitrice del duello serale fra Maria Sharapova e Carla Suarez Navarro. “Io me ne vado a cena, lascerò al mio coach il compito di vederle”, ha scherzato, segno che non la spaventa nessuna delle due. La spagnola per questioni tecniche, la russa perché non è più quella di un tempo, e visto che nell’ipotetica semifinale ci sarebbe una fra Sabalenka, Osaka, Vondrousova e Tsurenko, una nuova finale a New York è alla portata. Poi ci sarà da cambiare l’epilogo rispetto a dodici mesi fa, ma quella, per ora, è un’altra storia.

US OPEN DONNE – Ottavi di finale
Madison Keys (USA) b. Dominika Cibulkova (SVK) 6-1 6-3
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