FEDERER MANCA QUINTALI DI CHANCE
La storia di Millman, fatta di viaggi difficili, varie operazioni (spalla in primis) e persino qualche notte fra stazioni e aeroporti,
ve l’abbiamo già raccontata alla vigilia della partita più importante della sua carriera, e
c’è da scommettere che le difficoltà passate e superate gli siano servite per dare al match il giusto peso, senza lasciarsi troppo spaventare dall’avversario. Il suo obiettivo pre partita l’ha confessato in conferenza stampa: controllare il controllabile, ovvero il suo tennis e la sua voglia di combattere. Non ce l’ha fatta per la prima parte del match, ma ci è riuscito benissimo quando Federer ha mostrato di essere umano come lui, mancando due set-point consecutivi sul 6-3 5-4 40/15, e rimettendo in discussione una partita che fino a lì stava andando esattamente secondo pronostico, ed era pronta a essere ammazzata. Invece, un altro break nel dodicesimo game, di nuovo da 40/15 per Federer,
consegnava a Millman il secondo set e ne raddoppiava consapevolezza e solidità, con buona pace di un diritto che al cospetto del capolavoro stilistico di Federer sembra uscito da un torneo amatoriale. Ma l’importante è che funzioni e ha funzionato, aiutandolo a raddoppiare il vantaggio nel tie-break del terzo set. Federer sprecone ha mancato il vantaggio di 3-1 e poi un nuovo set-point sul 6-5, non riuscendo a incidere sulla seconda di servizio dell’australiano, e il set l’ha chiuso lui, per 9-7, mostrando al pubblico che l’exploit si poteva fare sul serio. Per completarlo ha avuto bisogno di un altro tie-break, dopo che Federer aveva tentato l’allungo scappando sul 4-2, salvo però restituire immediatamente il break.
I due doppi falli di fila sul 2-1 Millman, il nono e decimo del match, hanno segnato la fine della partita, chiusa qualche punto dopo dall’ennesimo diritto spedito fuori dalle righe. “
Le mie aspettative per questo torneo erano piuttosto basse – ha confessato il tennista del Queensland
–, e pensavo che l’Ashe l’avrei calcato solo per allenarmi con Murray”. Invece ci ha battuto Federer, senza nemmeno esultare dopo il match-point. “
È uno dei miei miti, e per lui ho tantissimo rispetto. Oggi non era al meglio, ma ne ho approfittato, iniziando a giocare meglio nel secondo set e riuscendo a capitalizzare la sua giornata senza servizio”.