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Marco Caldara
21 November 2018

Anche Berrettini e Sonego a lezione da Lendl

Fra i 26 "laureati" stagionali dell'ATP ci sono anche i due azzurri, entrambi entrati fra i primi 100 del mondo nel 2018. A Londra hanno seguito corsi relativi a social media, comunicazione, marketing, regole, investimenti, anti doping e anti corruzione. Fra i relatori dei corsi anche Ivan Lendl. Oltre 1000 i giocatori formati dall'ATP dalla nascita del progetto.
A Londra, la scorsa settimana, Ivan Lendl è riuscito nella missione di guidare Alexander Zverev verso il titolo più importante della sua carriera, che vale doppio perché arrivato con le vittorie su Federer in semifinale e Djokovic in finale, ma è stato anche il grande protagonista dell’ATP University, il corso che ogni anno “forma” tutte le new entry fra i primi 200 del ranking di singolare e i primi 100 della classifica di doppio. Per l’edizione 2018 al Marriott County Hall di Londra, sede dei tre giorni di lezioni, sono arrivati un totale di 26 giocatori, fra i quali anche il finalista delle Next Gen ATP Finals Alex De Minaur, premiato a Londra come “Newcomer of The Year”, e anche i nostri Matteo Berrettini e Lorenzo Sonego, che nella stagione appena conclusa hanno messo per la prima volta piede nella top-100 della classifica ATP. Il progetto, che nel 2017 ha tagliato il traguardo degli oltre 1.000 giocatori “formati” dalla sua nascita, ha l’obiettivo di istruire i tennisti emergenti sul funzionamento del circus ATP, e offrire a tutti dei consigli su come gestire la propria carriera, dal punto di vista personale e professionale. Per questo, approfittando della sua presenza a Londra per le Finals, è stato invitato a offrire la propria testimonianza Lendl, uno dei giocatori di maggior successo nella storia dell’ATP, che ha dato qualche consiglio sulla base del suo percorso nel mondo della racchetta. In più, i giocatori sono stati informati su temi quali le regole, risparmi e investimenti, comunicazione, ATP marketing e social media, aspetti medici, anti doping, anti corruzione e relazioni con i media, uno degli aspetti cardine sin dalla nascita dell’Università ATP.
MADEN IL "CERVELLONE" DEL GRUPPO
È stato decisamente meglio di quanto mi aspettassi – ha detto De Minaur alla fine dei corsi –, grazie a un paio di lezioni davvero interessanti, dalle quali ho imparato molto. Specialmente quella relativa a come muoversi sui social media, come gestirli e come riuscire a coinvolgere nel miglior modo possibile i propri fans e followers. È stato molto interessante anche quello sugli investimenti: è importante imparare come usare i propri soldi nel modo migliore”. Come da tradizione, al termine del corso è stato anche svolto fra i partecipanti anche un ATP IQ test, una sorta di test del quoziente intellettivo attraverso argomenti legati al mondo del tennis e ad alcuni dei temi trattati nella tre giorni di corsi, che ha eletto come vincitore il 29enne tedesco Yannick Maden, numero 129 del mondo, premiato con una GoPro 7. “Credo che l’ATP stia facendo un gran bel lavoro con l’Università – ha detto invece Jaume Munar, l’altro arrivato a Londra dopo l’esperienza a Milano –, e io mi sono divertito. È importante per noi giovani conoscere come tutto questo funziona, e ricevere dei consigli legati ai temi più importanti che riguardano la nostra vita nel Tour. Molte delle informazioni ricevute sono importanti e ci aiuteranno sicuramente. E poi è stato divertente condividere del tempo con ragazzi che di solito sono avversari, e stare insieme al di fuori del tennis”.

I ”LAUREATI” ATP DEL 2018
Sander Arends, Matteo Berrettini, Alex De Minaur, Egor Gerasimov, Antoine Hoang, Miomir Kecmanovic, Evan King, Yannick Maden, Pedro Martinez, Ben McLachlan, Andreas Mies, Mats Moraing, Bradley Mousley, Corentin Moutet, Jaume Munar, Ricardo Ojeda Lara, Jonny O'Mara, Oscar Otte, Hsien-Yin Peng, Alexei Popyrin, Ramkumar Ramanathan, Christopher Rungkat, Nino Serdarusic, Aldin Setkic, Lorenzo Sonego and Alexey Vatutin.
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