di Michele Ferrero
Ero a Genova, in occasione de La Grande sfida, (semifinale tra McEnroe e Ivanisevic) sono stato casuale protagonista di una bella storia che voglio condividere con i lettori de "Il Tennis Italiano".
Ivanisevic, lo si e' appreso dopo, si era presentato in campo con sole due racchette in borsa e, a fine primo set, rotta anche la seconda cordatura, rimane senza lo strumento principale del suo lavoro.
Io mi trovo tra il pubblico nelle prime file, e gli porgo una racchetta (FOTO 1). Ma non una qualsiasi, bensi una Head Prestige Classic 600, ovvero la racchetta della sua vita, con cui Goran ha giocato le sue prime 3 finali a Wimbledon e ha picchiato duro per un decennio.
Ne possiedo una e me l'ero portata dietro con la speranza di farmela autografare a fine partita. Goran la prende, ci mette su un grip bianco e con estrema naturalezza inizia a giocarci. Ci mette poco ad adattarsi a delle corde vecchie ed ormai molli (adatte ad un modesto 4.2, non certo ad un top player.....) ma riprende presto a sfornare ace oltre i 200 km orari.
Un vero fenomeno, Goran. Con la mia racchetta gioca un intero set, e batte Mc Enroe al tie break, toccando anche di fino in varie occasioni. Quando a fine gara mi restituisce la Prestige, me la firma sul manico e mi ringrazia pubblicamente col microfono: "Grazie amico per la racchetta!". (FOTO 2)
Nella notte la Prestige è tornata appesa al muro (FOTO 3), dove si trovava da anni e fino a qualche ora prima. Potesse parlare racconterebbe di aver sconfitto John Mc Enroe... Ma non può farlo, nessuno le crederebbe...