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Marco Caldara
14 February 2018

Un magico Seppi ruba la scena a Federer

Nel giorno del via alla rincorsa di Roger Federer al n.1 ATP, a Rotterdam i panni del protagonista li veste Andreas Seppi. L'azzurro gioca un match splendido contro Alexander Zverev, interpreta meglio tutti i momenti importanti e in appena 78 minuti si regala la quinta vittoria in carriera contro un top-5. E pensare che è entrato nel main draw come lucky loser, dopo la sconfitta nelle qualificazioni...
La sensazione che si prova a rubare la scena a Roger Federer, Andreas Seppi la conosce benissimo. Se l’è goduta al 110% all’Australian Open di tre anni fa, e gli è piaciuta talmente tanto che ha deciso di riviverne una piccola parte a Rotterdam, sullo stesso campo dove nel lontano 2008 si regalò una splendida vittoria contro Rafael Nadal nel giorno del suo venticinquesimo compleanno. Nel mercoledì dell’ABN AMRO World Tennis Tournament l’attesa era tutta per l’esordio dello svizzero, che ha tolto un match dalla sua corsa al numero uno ATP sbarazzandosi in 47 minuti del povero Ruben Bemelmans, ma la copertina di giornata se l’è meritata Andreas, protagonista di una splendida vittoria contro Alexander Zverev, numero 4 del mondo, schiantato per 6-4 6-3. Il tedesco gli ha dato una grossa mano pescando la classica giornata no, ma le occasioni vanno sfruttate e Seppi l’ha fatto con un match super, trovando i picchi di rendimento dei suoi periodi migliori. Per mettere le mani sulla sua quinta vittoria in carriera contro un top-5 gli è bastata un’ora e un quarto: all’inizio è stato costretto a inseguire, ma ha rimediato in fretta alla classica partenza in salita tipica del suo tennis e poi è cresciuto col passare dei minuti, fino a diventare padrone del campo. Ha disinnescato il servizio del tedesco, ha comandato (bene) ogni volta che ne ha avuto la possibilità e ha letto il match alla perfezione, facendo tutte le scelte giuste. Il diritto di Zverev funzionava poco e male, così Andreas ha insistito da quella parte e il ventenne di Amburgo è andato in tilt, come – per il momento – gli capita ancora un po’ troppo spesso. Se vorrà davvero diventare il fenomeno che tutti pensano ci dovrà lavorare parecchio, ma quando a beneficiare dei suoi problemi sono gli italiani (anzi, l’italiano, visto che nel Tour contro gli azzurri aveva sempre vinto) al pubblico azzurro va più che bene così.
SEPPI SUPERIORE NELLE FASI DECISIVE
Della prestazione di Seppi ha sorpreso la capacità di gestire meglio tutte le fasi delicate, contro un avversario che nell’unico precedente gli aveva lasciato appena tre game, nel 2017 a Montecarlo. Di solito nei momenti caldi emerge la superiorità del più forte, invece Seppi ha vinto tutti i cinque game ai vantaggi, fondamentali per costruire la vittoria. Col primo ha recuperato il break ceduto in apertura, risalendo da 1-3 a 3-3, col secondo è passato a condurre per la prima volta, col terzo ha tenuto il servizio in avvio di secondo set, e con gli altri due ha risolto l’incontro. Sono stati fondamentali, in una fase del match che sembrava favorevole al rivale. Invece, nel quinto game del secondo Seppi ha cancellato una delicata palla-break comandando lo scambio, e nel sesto è andato a vincere la partita. Zverev è scappato sul 40-0, ma punto dopo punto Andreas si è rifatto sotto e la palla-break se l’è guadagnata lui. Un dritto di Zverev gli ha dato il 4-2 e una manciata di minuti più tardi stava già servendo per il match. Nemmeno due errori di fila l’hanno preoccupato: sullo 0-30 si è preso un bel rischio con un diritto sulla riga in uscita del servizio, ma l’azzardo ha pagato, i pensieri negativi sono volati via ed è arrivato un bel regalo di San Valentino per la moglie Michela, in tribuna insieme a coach Massimo Sartori. Escludendo il ritiro di Nishikori nel 2015 a Halle, Seppi non batteva un top-5 proprio dallo storico match contro Federer, che potrebbe riproporsi in Olanda, in un’ipotetica semifinale. Per arrivare all’appuntamento allo svizzero mancano due incontri, il 2° turno e il quarto di finale più attesi della sua carriera, ad Andreas uno solo, venerdì contro Herbert o Medvedev: non proprio due ostacoli insormontabili. Essere il primo avversario di un Federer di nuovo numero uno sarebbe un onore, ma soprattutto vorrebbe dire aver raccolto 180 punti d’oro, che lo riporterebbero a un passo dai primi 50 del mondo. Manna dal cielo, considerando che aveva perso nelle qualificazioni. L'infortunio di Tsonga a Montpellier gli ha regalato una seconda chance, e non poteva giocarsela meglio.

ATP 500 ROTTERDAM – Secondo turno
Andreas Seppi (ITA) b. Alexander Zverev (GER) 6-4 6-3
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