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Luca Fiorino
22 October 2017

Tsonga, una quaterna che può valere il Masters

Ad Anversa il francese liquida in due set Diego Schwartzman e conquista il quarto titolo stagionale, su altrettanti finali. Dopo tre mesi non all’altezza delle aspettative, Jo-Wilfried Tsonga tiene vive le proprie speranze di qualificazione alle ATP Finals. Cercherà la qualificazione in extremis con due buoni risultati tra Vienna e Parigi Bercy.

Non aveva mai vinto così tanti tornei in una stessa stagione. Ad Anversa, Jo-Wilfried Tsonga si sbarazza di Diego Schwartzman, supera il primato personale di titoli conquistati stabilito nel 2009 e si regala il quarto titolo stagionale su altrettante finali giocate. Allo European Open, il transalpino ha fatto valere la propria superiorità sul veloce indoor chiudendo i conti in un’ora e 32 minuti. Il tennista di Le Mans ha sfruttato la scarsa vena di Schwartzman nello scambio da fondo ed è stato abile, nonostante un’ evidente flessione nel secondo set, ad affidarsi alla collaudata combinazione servizio-dritto. Un successo di valore in ottica ATP Finals: il tennista di Le Mans si avvicina nella Race a Pablo Carreno Busta, che oggi sarebbe l'ultimo qualificato per Londra. Ora il distacco dallo spagnolo è di 550 punti e a Vienna, penultimo torneo della regular season, avrà un’ulteriore occasione per accorciare le distanze nonostante una lotta serratissima che vede altri 4 giocatori in lizza. Rimane a bocca asciutta Schwartzman, che può recriminare la mancanza di concretezza nei momenti chiave e la scarsa vena con il diritto, colpo più vulnerabile del suo repertorio. Anche quest’anno, per sua sfortuna, l’argentino è stato costretto a capitolare all’atto conclusivo della manifestazione belga, ancora una volta, curiosamente, per mano di un francese: allora fu battuto da Richard Gasquet.

SUCCESSO MAI IN DISCUSSIONE
Nessuna sorpresa ad Anversa. Al primo confronto diretto tra i due, Jo-Wilfried Tsonga regola Diego Schwartzman col punteggio di 6-3 7-5 e si assicura il 16esimo titolo in carriera. Il parziale d’apertura scivola via rapidamente senza particolari emozioni e scambi degni di nota. Basta un break al sesto game, sigillato da un doppio fallo del "Peque", apparso piuttosto contratto e falloso nell’arco di buona parte del match. Una volta capitalizzato il vantaggio, Tsonga è bravo a custodirlo con cura sino alla fine e a chiudere il set con un ace al centro. Dopo un primo set in cui il francese ha lasciato un solo punto con la prima di servizio, il secondo diventa repentinamente più equilibrato, complice un evidente calo nel rendimento col diritto di Tsonga e uno Schwartzman più vivo e un po’ meno falloso, specialmente col rovescio lungolinea. Nonostante ciò, i gratuiti sono sempre all’ordine del giorno e i break, dal nulla, pullulano da ambo le parti. A fine secondo set saranno ben 5, dato inconsueto su un campo veloce. Un maggior cinismo nei momenti salienti dell’incontro ed un rovescio in arretramento mal centrato in uscita dal servizio dall’argentino, hanno poi consentito a Tsonga di prendere il sopravvento e ottenere lo strappo decisivo nell’undicesimo game. Stavolta il francese non si lascia pregare e pone fine alla contesa. Sorriso e mani in alto per il favorito della vigilia, scuro in volto e insoddisfatto invece Schwartzman, decisamente più opaco rispetto al solito. Jo-Wilfried Tsonga vince e ora ci crede per davvero. La corsa per Londra è ancora viva e più aperta che mai.

ATP 250 ANVERSA – Finale
Jo-Wilfried Tsonga (FRA) b. Diego Schwartzman (ARG) 6-3 7-5
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