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Trungelliti, Parigi val bene una sfacchinata

Ottavo lucky loser del Roland Garros, l'argentino era già tornato a Barcellona. Ricevuta la chiamata degli organizzatori, è risalito in macchina e coperto 1.000 km in nome di un sogno. Intascherà 20.000 euro, ma diventeranno molti di più se dovesse battere Bernard Tomic. La sfortuna di Gunneswaran.

Più che il prestigio del Roland Garros, a spingere Marco Trungelliti verso Parigi è stato il vil denaro. 20.000 euro sono una cifra enorme per un tennista di 28 anni, numero 190 ATP. Tuttavia, la storia rimane romantica e divertente. Meritevole di essere raccontata. Domenica pomeriggio, Nick Kyrgios ha annunciato il suo ritiro dal Roland Garros. Problemi al gomito lo hanno spinto a mollare a tabellone ampiamente compilato. "Ho fatto il possibile, ma i medici mi hanno sconsigliato di giocare. Tornerò a Stoccarda". Visto che c'erano già stati diversi lucky loser, domenica mattina il solo Mohamed Safwat ha firmato. E mezz'ora dopo l'hanno spedito in campo contro Dimitrov, in virtù del ritiro last-minute di Viktor Troicki. Gli altri erano già andati via. Le regole sono chiare: se un giocatore si ritira a tabellone già compilato, il suo posto sarà preso da un giocatore sconfitto all'ultimo turno delle qualificazioni. Il nome viene sorteggiato tra i quattro meglio piazzati. Se i ritiri fossero più di due, il sorteggio avviene tra un numero di giocatori doppio rispetto a quelli ritirati. Ogni giorno, la lista dei lucky loser si aggiorna in base alle firme dei giocatori presenti. Significa che Trungelliti dovrà essere a Parigi alle 10.30 e porre l'autografo più prezioso della sua carriera, per poi scendere subito in campo contro Bernard Tomic. Per farcela, è partito da Barcellona nel pomeriggio di domenica, documentando via social network i circa 1.000 chilometri di viaggio.

LA SFORTUNA DI GUNNESWARAN
Una corsa contro il tampo che però gli consentirà di guadagnare ulteriori 20.000 euro (il primo turno ne offre 40.000, ma metà rimarrà a Kyrgios) e, soprattutto, la possibilità di intascare le enormi cifre riservate a chi va avanti. Per questo, Trungelliti ha scelto di partire per giocarsi questa chance. Poteva farlo, mentre Prajnesh Gunneswaran – che gli stava davanti in classifica – è già a Vicenza per giocare il locale torneo Challenger, dove è già stato compilato il tabellone (esordirà contro il nostro Salvatore Caruso). E allora hanno chiamato l'argentino, che giovedì scorso aveva perso contro Hurbert Hurkacz a un passo dal main draw. Ci era rimasto male, ma era tornato a casa (risiede a Barcellona) per riprendere ad allenarsi con Albert Portas e German Puentes. Quando gli è squillato il telefono, non ha esitato: subito in macchina, con alcuni membri della famiglia, e via in campo contro Bernard Tomic, talento infinito che però è precipitato fuori dai primi 200, tanto da dover giocare le qualificazioni. Gli organizzatori non gli hanno dato una mano, collocando il match subito alle 11 del mattino. Chissà cosa passerà per la testa di Gunneswaran. O in quella di Trungelliti. E chissà con quale spirito scenderà in campo Bernard Tomic. A volte, la vita prende sentire davvero inattesi.

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