UN SOTTOBOSCO DI STORIE TRISTI
Un paio di federazioni di discreta importanza sembravano orientate per il “no”, invece hanno scelto diversamente. È il caso della Russia, che aveva a disposizione nove voti e li ha concessi alla riforma. Al contrario, nonostante le parole di Alex Antonitsch alla vigilia, l'Austria ha scelto di astenersi perché non era stata trovata una linea unanime. Tuttavia, il sito ufficiale di Osterreichischer Tennis Verband recita che, dalle somme in arrivo, le associazioni nazionali (OTV compresa) riceveranno un enorme beneficio. Come abbiamo detto e ripetuto, questa votazione è stata pesantemente inquinata dal denaro. Per intenderci, nei mesi scorsi, Dave Haggerty ha svolto una vivace campagna elettorale, tenendo conferenze di vario genere in diversi paesi africani e sudamericani. Si stima che le sole spese per i voli abbiano toccato i 450.000 euro. Spesa enorme, ma fruttuosa: Africa e Americhe hanno votato compatte per il sì. Emergono poi altre notizie che sono un mix tra gossip e illazioni, ma che vale la pena riportare per descrivere il clima generale. Pare che il presidente della federazione ucraina sia stato invitato a una vacanza di extra lusso nel paradiso terrestre di Bali, in Indonesia. Ad invitarlo, il discusso Bernard Giudicelli, presidente FFT che non avrebbe avuto il diritto di votare, ma ha ugualmente potuto farlo in virtù di un incredibile emendamento ad personam. L'Ucraina aveva a disposizione 3 voti, così come il Venezuela. Si narra che la federazione sudamericana fosse ormai sull'orlo della bancarotta: all'improvviso, poco prima delle elezioni, sono arrivati i fondi necessari che hanno evitato di perdere il dritto di voto. Ovviamente, il delegato venezuelano si è schierato a favore della riforma, così come quello ucraino. E pensare che soltanto due anni fa la federtenis venezuelana aveva denunciato l'ITF per aver costretto a giocare in trasferta il match contro il Perù per ragioni di sicurezza. Hanno cambiato idea in fretta. L'articolo di Tennis Magazin racconta particolari ancora più scabrosi. Viene citato il caso della Philippe Chatrier Cup, una manifestazione che si svolge a Parigi durante la seconda settimana del Roland Garros. Si tratta di un torneo giovanile a squadre che mette a disposizione un ricco montepremi per le nazioni che provano a sviluppare i propri giovani sulla terra battuta. C'è un milione di dollari a disposizione, equamente diviso tra uomini e donne, con i fondi distribuiti alle federazioni in base ai risultati dei loro ragazzi. Un paese dell'est europeo, il cui rappresentante ha chiesto di restare anonimo, aveva ottenuto il diritto a un benefit di 115.000 euro. Al momento di ricevere il denaro dalla FFT, Giudicelli in persona gli avrebbe chiesto le intenzioni di voto per l'Assemblea di Orlando. La risposta fu negativa: “noi votiamo no”. Quel contributo non è mai arrivato.