Mentre entrano nel vivo le pre-qualificazioni degli Internazionali BNL d'Italia (che in campo femminile hanno visto l'eliminazione di Jasmine Paolini, n. 1 del tabellone, superata da Federica Di Sarra), fuori dal perimetro Tevere-Monte Mario succedono cose interessanti. Ad esempio, l'Italia ha vinto due ATP Challenger in poche ore. E c'è una situazione paradossale: al Foro Italico mancano alcuni dei giocatori che sarebbero stati tra i più accreditati. Un numero su tutti: nel nuovo ranking ATP, l'Italia ha nove giocatori tra la 100esima e la 200esima posizione. Di questi, soltanto tre (Federico Gaio, Stefano Napolitano e Salvatore Caruso) sono in gara al Foro Italico. Ha fatto scelte diverse Thomas Fabbiano: il pugliese è volato addirittura in Corea, a Gimcheon, dove si è aggiudicato il secondo torneo in poche settimane dopo quello azzannato a Quanzhou, in Cina. Nel suo percorso, Tommy ha superato almeno tre elementi ostici come Duckhee Lee, Blaz Kavcic e Teymuraz Gabashvili. Con questo successo risale al numero 133 ATP, ma la tendenza è super-positiva e il rientro tra i top-100, dopo averli annusati per una sola settimana l'anno scorso, sembra più che mai probabile. Per il pugliese è il quarto ATP Challenger in carriera, ma non finisce qui: in questi giorni sarà impegnato a Seul (esordio contro Illya Marchenko). E pensare che Thomas non si sentiva troppo a suo agio all'arrivo in Corea: tramite il suo sito ufficiale, ha fatto sapere che il primo allenamento settimanale (insieme a Yen Hsun Lu) era stato un disastro, con la palla che volava un po' ovunque. Ma poi si è ritrovato e ha colto un successo molto importante, che certifica la bontà della scelta – tutt'altro che scontata – di recarsi in Asia anziché restare in Europa, magari in Italia, sulla terra battuta. E ci resterà ancora: dopo Seul giocherà anche a Busan, prima di trasferirsi a Parigi per le qualificazioni del Roland Garros