ROTTA VERSO LONDRA
A ben vedere, l'unico in cui è stato davvero competitivo è stato Madrid. Per il resto, troppe brutte sconfitte. “Deve giocare 15-20 partite all'anno contro i più forti, nei tornei più importanti”. Per questo, Shanghai rappresenta una grande occasione. Ha avuto un po' di febbre prima di partire, ma Bresnik non è preoccupato. “In questo periodo dell'anno non è così importante effettuare allenamenti intensivi”. Giunto in anticipo in Cina, in questi giorni si è allenato con Djokovic, Chung e Querrey. Nella Race to London, in questo momento Thiem è ottavo, con un margine discreto ma non rassicurante sui diretti inseguitori, John Isner e Kei Nishikori. Per questo, ha bisogno di raccogliere punti preziosi tra Shanghai, Vienna e Parigi Bercy. Dall'anno prossimo, poi, proverà a fare un salto di qualità che a 25 anni è legittimo aspettarsi. A giudicare dalle parole di Bresnik, non si sa se giocherà in Coppa Davis, ammesso che l'Austria riesca a qualificarsi per l'evento di Madrid (i prossimi 1-2 febbraio, giocheranno in casa contro il Cile). “La Davis a novembre è assurda – dice Bresnik – mi piacciono gli eventi ben organizzati come la Laver Cup, ma quello che sta facendo l'ITF non ha nulla a che vedere con la Davis. È una grande esibizione. Il punto debole del tennis è che ITF e ATP non sono d'accordo su cosa meglio per lo sport. Ognuno pensa ai suoi interessi: eppure, in teoria, l'ATP non dovrebbe essere un'associazione a scopo di lucro. Non mi piacciono alcune regole: per esempio, perché alcuni giocatori possono saltare i Masters 1000 e altri no?”. A quanto pare, la famosa regola 1.08 non piace a tutti. Per adesso, tuttavia, Thiem deve giocare più tornei di questo tipo, magari mettendo da parte quelli più piccoli. Ne va della sua crescita. A Shanghai esordirà martedì, nella mattinata italiana, contro Matthew Ebden.