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Riccardo Bisti
15 November 2018

Thiem spera ancora, ma gli serve un miracolo

Un convincente 6-1 6-4 su Kei Nishikori tiene viva una teorica speranza di qualificazione per Dominic Thiem. Una netta vittoria di Anderson su Federer lo spingerebbe in semifinale. “Ma non è realistico: ciò che mi interessava era mostrare il vero Thiem, visto che due giorni fa ero stato pessimo”. Missione compiuta.

Tra le tante combinazioni possibili, soltanto una avrebbe garantito a Dominic Thiem una piccola chance di qualificazione: vincere in due set contro Kei Nishikori e sperare che Kevin Anderson faccia altrettanto contro Roger Federer. L'austriaco ha fatto il suo dovere, lasciando cinque giochi al giapponese, improvvisamente dissolto dopo la vittoria contro Federer. Forte di un convincente 6-1 6-4 in meno di un'ora e mezza, altra partita dimenticabile di questo brutto Masters, adesso deve sperare che Anderson batta Federer in due set. In quel caso, la discriminante sarà la percentuale di game vinti. Ha poche speranze: a Federer basterà vincere 6 game per agguantare un posto in semifinale. Nel pomeriggio, Dominic ha raccolto la 54esima vittoria in stagione, cancellando tutte le quattro palle break concesse a un nervoso Nishikori, che si è addirittura concesso un lancio di racchetta dopo aver perso il primo set. “Sono sceso in campo senza troppa pressione – ha detto l'austriaco – volevo soltanto mostrare a me stesso e al pubblico il vero Dominic Thiem. Stasera non so se guarderò il match...no, penso che lo guarderò perché sarà una buona partita in generale”. Afferma di non nutrire grandi speranze di qualificazione, perché non la ritiene un'opzione realistica. Resta il fatto che si è costruito una piccola chance, che sembrava utopia soltanto poche ore prima. Un break al secondo game ha indirizzato la partita, poi il gioco chiave è stato il quinto, in cui ha rimontato da 15-40.

AGGIUSTAMENTI RIUSCITI
Thiem muoveva bene il gioco con il rovescio e spingeva duro con il dritto, costringendo Nishikori a commettere parecchi errori. Nel secondo set avrebbe potuto effettuare lo strappo già sul 2-2, ma poi qualche imprecisione di Nishikori gli ha restituito la chance un paio di game dopo. L'ha sfruttata chiudendo il giapponese sul suo lato sinistro, prima di punirlo con un gran rovescio lungolinea. Pochi minuti dopo, teneva a zero l'ultimo turno di battuta e poteva esultare. “Sentivo la necessità di esprimere il vero Thiem perché due giorni fa ero stato davvero pessimo – ha detto l'austriaco, alludendo alla sconfitta contro Federer – volevo giocare meglio e l'ho fatto grazie ad alcuni aggiustamenti. Per esempio, ho provato ad aumentare la percentuale di prime palle. Altre cose hanno funzionato e sono felice di aver portato a casa il successo”. Niente da fare per Nishikori, che pure ha una discreta tradizione al Masters: nelle tre precedenti apparizioni, era giunto due volte in semifinale. “Ho commesso troppi errori, gli ho reso la vita facile – ha detto – inoltre lui giocava bene, non ho avuto molte chance”. Kei può comunque essere contento della sua stagione: ripartito dopo un lungo stop per infortunio, era uscito addirittura dai primi 30, poi ha vissuto un'ottima seconda parte di stagione. Ripartirà con rinnovate ambizioni l'anno prossimo, proprio come Thiem. Salvo miracoli, anche la sua stagione è terminata giovedì pomeriggio.

NITTO ATP FINALS - Terza giornata Gruppo Lleyton Hewitt
Dominic Thiem (AUT) b. Kei Nishikori (GIA) 6-1 6-4

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