The social week / 38

Dal sindacalista Stakhovsky alla carica mattutina di Dustin Brown direttamente dalla Giamaica, il poeta Chela, Fritz laureato senza diploma, il super coach di Mathieu, una transportation speciale e tanto altro. Il meglio della scorsa settimana in dieci colpi… social.

Il caso ha fatto parecchio discutere, tanto da portare Raymond Moore alle dimissioni. Ma prima che si scatenasse il putiferio, c'è stato qualcuno che l'ha buttata sul ridere. E chi poteva essere se non Stakhovsky? Dopotutto, le sue opinioni sul tennis femminile le sanno anche i muri...


Laurearsi senza aver mai preso il diploma? Possibile se ti chiami Taylor Fritz, hai 18 anni, sei già nei primi 100 e l'università è quella dell'ATP. Di questo passo il diploma di scuola superiore potrebbe non servirgli, però...


Chi non vorrebbe la wi-fi sull'aereo, fra Indian Wells e Miami, per poter seguire Cilic-Goffin? Ok dai, stiamo scherzando. Soprattutto per colpa del primo. E Coric impari i nomi dei colleghi!!!



Quando provi a fare Roger, ma ti chiami Tsonga...



Eh no, cara Belinda. Così non vale. 



Al Challenger di Guangzhou hanno sperimentato un nuovo metodo di transportation. Ecologico, simpatico e soprattutto immune al traffico. A patto che l'hotel sia a qualche centinaio di metri.


Ok, forse Bob Sinclar non sarà il più adatto per fare da coach a un top 100, ma leggenda narra che i suoi primi attrezzi da dj se li sia comprati coi soldi guadagnati facendo il maestro di tennis. Quindi non dovrebbe essere proprio l'ultimo arrivato...


Qualificazioni a Miami? Nah... Meglio qualche giorno di vacanza in Giamaica. Beato lui.


Una sparatoria. Povero Mannarino.


Un poeta... di Twitter! Da seguire assolutamente.

Le puntate precedenti:
The social week (37)
The social week (36)
The social week (35)
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