Stesso discorso per la Seconda guerra Mondiale. I Campionati d’Australia si giocarono regolarmente fino al 1940, ma non dal 1941 al 1945, anni in cui avrebbero potuto fare sfaceli gli australiani John Bromwich e Adrian Quist, ottimi singolaristi, ma passati alla storia anche per essere stati una delle più forti coppie di doppio della storia.
Bromwich, classe 1918, aveva un tennis poco ortodosso, ma era dotato di un talento sopraffino. Era un mancino naturale, ma serviva con la destra. I colpi dal fondo invece li eseguiva con la sinistra e il rovescio addirittura a due mani. Con questo curioso repertorio di colpi, Bromwich riusciva a giocare di fino, preferendo sempre il tocco alla potenza. Solo il servizio e lo smash, un tantino innaturali, furono l’handicap di un tennis peraltro mirabile che l’ha fatto diventare uno dei migliori doppisti di tutti i tempi e un signor giocatore di singolare. Quist invece era piccolo di statura, ma era un funambolo, saltellava da una parte all’altra del campo con piena disinvoltura, sapeva giocare bene le volée basse e riusciva a ribaltare situazioni di gioco che sembravano compromesse.
Il Roland Garros e Wimbledon invece si fermarono per 6 edizioni, dal 1940 al 1945 compreso. Nessuna sospensione invece per Forest Hills che ebbe come mattatori Bobby Riggs e Frank Parker. Riggs non aveva un grande servizio, ma era forte su ogni superficie, era molto rapido negli spostamenti e madre natura l’aveva dotato di uno straordinario senso dell’anticipo. Ma soprattutto sapeva leggere lo svolgimento delle partite meglio di chiunque altro, dote che lo aveva reso formidabile sotto il profilo tattico. Parker, senza avere grandi colpi - solo il rovescio era all’altezza della situazione - e in particolare con un dritto insufficiente ad alto livello, può essere tranquillamente considerato uno dei tennisti più intelligenti di tutti i tempi. Talmente scaltro e furbo di chiudere la carriera con addirittura 4 titoli dello Slam: 2 consecutivi al Roland Garros e 2 di fila a Forest Hills. Ma c’è di più perché Parker, numero 1 del mondo nel 1948, fu classificato per 17 anni di fila, dal 1933 al 1949, tra i primi 10 tennisti del ranking americano. Tutto merito di un fisico indistruttibile e di una longevità atletica che nel 1968, quando aveva 52 anni, gli permise di giocare la prima edizione dell’Open degli Stati Uniti perdendo al secondo turno per 6-3 6-2 6-2 dal futuro vincitore Arthur Ashe.
A perire nel secondo conflitto mondiale furono due campioni Slam. Il primo fu il tedesco Henner Henkel, campione a Parigi nel 1937. Henkel morì a soli 27 anni il 13 gennaio 1943 durante la battaglia di Stalingrado, la famosa spedizione senza ritorno voluta da Hitler per conquistare la Russia. Il secondo fu Joseph Hunt, campione a Forest Hills nel 1943. Nessuno sa, veramente, come andarono le cose in quel maledetto 2 febbraio 1945, sopra i cieli di Daytona Beach in Florida. Hunt era al comando del suo velivolo in una missione di addestramento al combattimento aereo quando a un certo punto, a 10 mila piedi d’altezza, perse il controllo del suo Grummar Hellcat che si avvitò su se stesso inabissandosi a 19 miglia dalle coste della Florida.