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18 January 2021

Rivoluzione Davis: Finals in tre città. Oltre a Madrid i gironi si giocheranno a Torino e Vienna

I nomi delle due nuove città sono ufficiosi, il resto è già confermato dal Board Itf, che sta pensando a un formato multicittà, con solo 16 squadra, anche per le Finals del 2022

foto Ray Giubilo

Rivoluzione in Coppa Davis. Innanzitutto cambia la fase finale 2021: invece che in sede unica a Madrid, le Finals si svolgeranno anche in altre due città europee - Torino e Vienna, anche se l’Itf ancora non lo annuncia - che si divideranno i sei gruppi in cui sono divise le 18 partecipanti. Torino ospiterà prevedibilmente il girone dell’Italia, che comprende anche Usa e Colombia, poi probabilmente o il gruppo B di Canada, Svezia e Kazakistan, o il C di Francia, Gran Bretagna e Rep. Ceca.

Il torneo si svolgerà dal 25 novembre al 5 dicembre, con semifinali e finali di nuovo concentrare alla Caja Magica di Madrid, che ospiterà anche due dei quarti. Le modifiche sono già state approvate dal board Itf, che ha inoltre anche deciso che dal 2022 le partecipanti alla Finals saranno 16 invece di 18, e sta discutendo se estendere il formato multi-città anche l’anno prossimo.

Dopo il flop del 2020, che ha visto la cancellazione delle Finals - per volontà del Kosmos Group - resta da vedere se la situazione della pandemia nel prossimo autunno permetterà la disputa dell’edizione di quest’anno. «Sappiamo che i tornei di maggior successo si adattano e si evolvono nel tempo», dichiara Albert Costa nel comunicato ufficiale «e se le prime finali della rinnovata Coppa Davis hanno offerto un tennis fantastico, ci hanno anche fornito alcuni insegnamenti. Siamo impegnati in un progetto a lungo termine per questa storica competizione e siamo fiduciosi che questi adattamenti miglioreranno l'esperienza per i giocatori e i tifosi. Con i grandi stadi che potranno fornire campi importanti per tutti gli incontri, l'introduzione di un evento multi-città porterà la competizione al più ampio pubblico possibile, e saremo anche in grado di alleviare la fatica per i giocatori con una programmazione migliorata (l’anno scorso i match terminavano a tarda ora e avevano provocato grandi polemiche, ndr). Fondamentalmente, un programma rivisto ci permetterà di evitare chiusure a tarda ora e di offrire più riposo ai giocatori».

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