Redazione
26 October 2021

Jannik Sinner: "I miei genitori a Vienna, ma il tennis non è ancora lo sport di famiglia"

Jannik Sinner ha parlato a "La Gazzetta dello Sport" dopo la vittoria ad Anversa

Foto Felice Calabrò

Dopo la vittoria di Anversa, si accende la corsa di Jannik Sinner verso le Nitto ATP Finals di Torino. L’altoatesino prosegue a grande velocità verso l’obiettivo, ma non lo fa solo in campo, come scherzosamente emerso nell’intervista rilasciata a Federica Cocchi de La Gazzetta dello Sport. Mi piace molto la Formula 1, la seguo e anche ad Anversa dopo la finale ho visto il Gran Premio - spiega Jannik che sin dai primi tempi a Bordighera si è divertito con i kart -. Già da ragazzino andavo sui kart e sfidavo il mio coach Andrea Volpini. Adesso però vorrei organizzare qualche giro in pista per divertirmi, naturalmente a fine stagione”. In tutto questo Sinner ha poi parlato dell’amicizia con il pilota Antonio Giovinazzi e della cura maniacale per la propria auto: Sono fissato con la pulizia, deve sempre essere perfetta. Chi sale deve aver fatto la doccia perché se no la macchina puzza”.

Tornando al tennis invece l’attuale numero 11 del mondo finisce inevitabilmente sulla corsa per Torino: “Spero di avere ancora benzina. Ad Anversa mi sono sentito bene e ho servito alla grande, ma ogni giorno nel tennis è differente. Per esempio questo l’ho patito nel salto da Washington al Canada e spero non succeda anche a Vienna”. Nelle righe de La Gazzetta dello Sport si è poi parlato anche dei genitori di Sinner, ancora in attività, ma giunti in Austria per assistere ai match del figlio: “Per loro il lavoro è sacro, quindi mio papà continua a fare il cuoco al rifugio e mia mamma pulisce negli appartamenti di mio nonno. Adesso però hanno un po’ di ferie e sono qui a Vienna per vedermi - imbeccato poi sullo sport di famiglia, Jannik ammette come il tennis debba ancora guadagnare terreno -. Domenica mio fratello è andato a Soelden per vedere la Coppa del Mondo di sci. Il tennis guadagna punti, ma i miei cugini per esempio preferiscono ancora il campo”.

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