Alle tue due figlie, Sophia Olivia e Edie magari piacerebbe vedere papà vincere….
«Sarebbe bello: iniziano ad avere un’età (tre anni e mezzo e quasi due, ndr) in cui capiscono quello che faccio. Ma è anche vero che dopo tutto quello che è successo il tennis non è più la mia priorità assoluta».
Sophia è ancora convinta che ‘papà sulla terra fa schifo’?
«Probabilmente sì! Non so come le sia uscita quella frase, deve averla sentita o da mia moglie, o da mia suocera, mentre io non c’ero. Il bello dei bambini è che assorbono tutto».
Per smentirla devi tornare a Roma, dove fra l’altro ha vinto nel 2016 battendo in finale Djokovic: nel 2020 il Foro Italico è nei tuoi programmi?
«Perché no? Negli ultimi due anni anni ho saltato la stagione sulla terra perché ero convinto di dovermi riposare per arrivare nelle migliori condizioni alla stagione sull’erba. Ma ora che non ho più dolore non vedo il motivo di non tornare».
Parliamo in prospettiva: la scelta di Torino per le Atp Finals è azzeccata?
«Credo di sì. In Italia ho sempre trovato un pubblico fantastico, appassionato e competente. Quando ho sentito di Torino sono rimasto sorpreso, pensavo ad una città più grande, ma sono sicuro che da voi ci sarà il giusto ambiente».
Tu ami il calcio e da giovane hai anche giocato: a Torino potresti vedere la Juventus dal vivo…
«Mi piacerebbe. La Juventus ha un ottimo team, minimo due ottimi giocatori in ogni ruolo. Poi ha preso Ramsey dall’Arsenal, il mio team, e questo un po’ mi brucia….».
Chiudamo la parentesi calcistica: chi vince la Champions League quest’anno?
«Mmh… credo il Manchester City»