Riccardo Bisti
18 August 2017

Tamira Paszek, calvario e luce in fondo al tunnel

Ex n.26 WTA, l'austriaca è nuovamente ferma dopo che le hanno diagnosticato la nevralgia trigeminale, un disordine cronico che attacca i nervi del volto. Ha perso il tono muscolare, ma oggi le cose vanno meglio anche grazie a una terapia...al sole. Scesa al n.751 WTA, punta a tornare a gennaio 2018.

Tamira Paszek voleva che si parlasse di lei soprattutto per il tennis. La sua vicenda, invece, è stata densa di episodi e situazioni che l'hanno fatta finire sulle pagine dei giornali. Per esempio, un'etnia indefinita: il padre è nato in Tanzania, cresciuto in Kenya e vissuto in Canada, mentre la madre si è trasferita dal Cila all'Austria, dove Tamira è nata il 6 dicembre 1990. Grande promessa, ha raccolto i primi risultati da giovanissima e il suo futuro tra le top-10 sembrava scritto, inciso su pietra. Nel 2008, ancora minorenne, vinse due grandi partite contro Jelena Jankovic e Ana Ivanovic, che all'epoca andavano per la maggiore. In particolare, il successo a Montreal contro la Ivanovic (allora n.1 WTA) è di quelli che segnano una carriera. “Indimenticabile: sessione serale, stadio pieno, grande atmosfera...in Canada la gente sa essere speciale”. Tamira è stata n.26 WTA, ma oggi il computer la colloca al numero 751, ferma ai box per un raro problema fisico: qualche mese fa le hanno diagnosticato la nevralgia trigeminale, un disordine cronico che attacca in nervi del volto. “Si tratta di un dolore acuto, come se qualcuno mi piantasse un coltello in faccia. Può colpire in tre punti: sopra l'occhio, verso guancia e naso, e intorno al mento. Io ho i primi due. E' come un dolore al dente, ma ancora più aggressivo”. All'inizio, l'austriaca non capiva cosa fosse. Poi, quando la faccenda è diventata cronica, soltanto esami approfonditi hanno evidenziato il problema. Il destino si è spesso preso gioco di Tamira Paszek: nel 2009 ha avuto guai alla schiena, nel 2013 si è strappata un muscolo degli adduttori, adesso deve fronteggiare uno stop che però non dovrebbe metterne a repentaglio la carriera. “Ma non è stato facile tenere la giusta motivazione – sospira – ogni volta che mi riportavo a ridosso delle top-100 succedeva qualcosa. Ad esempio, l'anno scorso mi sono fermata quattro volte a causa della sinusite. Ogni volta era un mese di stop. C'è voluto parecchio per capire cosa fosse, perché i medici mi prescrivevano antidolorifici, ma le cose andavano sempre peggio”. Il problema è che non si tratta di un infortunio “normale”, poiché obbliga a sospendere qualsiasi attività fisica.

UN PASSATO MOVIMENTATO
​Questo allungherà i tempi di recupero, anche se Tamira (due volte nei quarti di finale a Wimbledon) punta a tornare in avvio di 2018. “Fino a oggi, non ho mai dato al mio corpo il tempo di recuperare completamente. Adesso lo sto ascoltando. Ho capito che il corpo di parla, ma spesso non lo ascoltiamo perché il tennis è il nostro lavoro e la nostra passione”. Curiosamente, una delle terapie indicate è trascorrere molto tempo al sole. E allora, lo scorso maggio, ha fatto un salto in Sardegna perché le condizioni meteo in Austria non erano favorevoli. C'è voglia di tennis, nella testa e nel cuore di Tamira Paszek. E allora prova a ispirarsi pensando alle giocatrici che sono tornate competitive dopo un lungo periodo di stop. “Penso a Venus Williams, ma anche a due giocatrici come Vicky Duval e Alisa Kleybanova, che hanno combattuto con un tumore. Queste cose mi danno forza, così come il sostegno di alcune colleghe come Sania Mirza. Mi manca il tour, è come una grande famiglia”. Qualche tempo fa, il gossip si era occupato di lei quando aveva intrapreso una liason con l'ex giocatore Andrei Pavel: oltre a seguirla come coach, aveva lasciato la moglie per stare con lei. Una soluzione ben più economica di quella con Larri Passos, storico allenatore di Guga Kuerten, a cui Tamira aveva dovuto rinunciare...perché non poteva permetterselo. A quanto pare, anche l'avventura con Pavel è finita. In questi mesi ha trascorso parecchio tempo con i genitori e il fratello Joel, che le è sempre stato accanto nei momenti difficili, e anche nei viaggi per effettuare le terapie. Piano piano, sta riprendendo l'attività fisica. Prima in piscina, poi ha timidamente ripreso in mano la racchetta. Ha tirato qualche colpo contro il muro. Dopo pochi minuti era distrutta. “Ho perso tutta la condizione fisica, ma sono stata felice di farlo”. Tuttavia, non ha perso l'ottimismo ed è pronta a vivere una seconda carriera. “Non sono mai stata così lontana dal tennis per così tanto tempo...e tutto questo mi è servito per raccogliere tanta ispirazione”. D'altra parte, quando rientrerà non potrà andarle peggio rispetto alle ultime due apparizioni: quest'anno ha giocato due tornei ITF, a Surprise e Croissy Beaubourg, e in entrambi si è ritirata senza aver vinto un solo game. Era il segnale che doveva fermarsi: lei spera di averlo fatto in tempo...

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