UN BREAK PER SET
In questa stagione, il neopapà lèttone è stato encomiabile nella voglia di lottare e mangiar polvere, partendo spesso dalle qualificazioni e mettendosi gioco nei Challenger. Proprio lui che, a 30 anni, non ha certo esigenze economiche alle quali sopperire. In questo torneo, superate le qualificazioni, ha superato Sock e Cilic e mostrato sprazzi del suo grande talento. Oramai lontani i fasti della decima posizione al mondo ottenuta nel 2014, da lunedì si riaffaccerà a ridosso dei top-100. C'è la sensazione che, al netto di infortuni, l’anno prossimo potrebbe essere l’occasione buona per risalire. La finale della Kungliga Tennishallen si è decisa nelle fasi finali di entrambi i set. Dopo un inizio timoroso (palla break annullata) il greco non ha praticamente concesso nulla in battuta. È Gulbis, nel bene e nel male, ad avere in mano il gioco. Ma complice forse la stanchezza e quei cali mentali che non l’abbandoneranno forse mai, sul 4 a 5 di entrambi i set, i suoi errori sono decisivi. Troppa fretta, troppa frenesia di rimanere dentro al match gli sono costati cari e negato la settima vittoria in carriera. E pensare che, fino a oggi, era imbattuto nelle finali. Stefanos Tsitsipas guarda avanti. È quasi silenzioso il suo continuo scalare le classifiche, con il piglio del veterano. A differenza di molti coetanei, sembra non mostrare punti deboli. Sa fare davvero tutto e sfoggia, imperturbabile, l’aurea da predestinato. E nel 2019, pur non avendo nulla da dimostrare, può altresì dimostrare tutto. E far paura davvero a tutti.
ATP STOCCOLMA – Finale
Stefanos Tsitsipas (GRE) b. Ernests Gulbis (LET) 6-4 6-4