Cuore Tsitsipas: «aiutiamo la Grecia»

Gesto lodevole di Stefanos Tsitsipas: il greco ha aperto una raccolta fondi e girato un video di sensibilizzazione per aiutare le persone colpite dall'incendio che ha devastato l'Attica, la sua regione d'origine. "La situazione è disastrosa, serve l'aiuto di tutti". Coinvolto anche Alexandros Kaldwell, tennista che ha scelto la strada del college negli States.
Sport e solidarietà vanno spesso di pari passo, tanto che numerosi big si impegnano con le rispettive fondazioni benefiche, ma non bisogna essere necessariamente dei super campioni per aiutare le persone in difficoltà. La bella dimostrazione arriva da Stefanos Tsitsipas, il Next Gen greco numero 32 della classifica ATP, che ha deciso di intervenire in prima persona per aiutare i tanti connazionali colpiti dal terribile incendio che ha devastato l’Attica, regione della Grecia che comprende anche la capitale Atene, causando quasi 80 morti e circa 200 feriti, senza contare le persone ancora disperse. Mostrando un’attenzione non esattamente comune a tutti i 19enni, Tsitsipas – nato e cresciuto proprio nella zona colpita dall’incendio – ha deciso di usare la sua popolarità in costante aumento per una causa nobile, chiedendo un aiuto concreto al popolo del web. Mercoledì ha girato un video caricato sul proprio canale YouTube per sensibilizzare le persone, avviando a suo nome un paio di raccolte fondi (tramite Facebook, o con libere donazioni all’IBAN GR1601107060000070660157788) per sostenere le famiglie che a causa dell’incendio hanno perso tutto. “La situazione – ha detto – è disastrosa: a causa del vento è stato quasi impossibile fermare l’incendio, tante persone sono morte nelle proprie auto, senza riuscire a fuggire, e tante altre famiglie sono state coinvolte nel rogo, dichiarato il peggiore degli ultimi dieci anni. Ho un vivo ricordo dell’incendio di dieci anni fa: stavo tornando con la mia famiglia da una vacanza in Francia, e dall’aereo abbiamo visto l’Attica e Atene in fiamme. Non sono mai stato così spaventato nella mia vita. Ma al tempo avevo nove anni, non ero in grado di realizzare cosa fosse successo, mentre ora lo capisco bene. La situazione è completamente fuori controllo, e per questo c’è bisogno dell’aiuto di tutti”.
Alexandros Kaldwell, il tennista amico di Tsitsipas che ha perso la casa a causa del terribile incendio
"OGNI AIUTO È IMPORTANTE"
La raccolta fondi di Tsitsipas, che a Wimbledon è diventato il primo greco dell’intera Era Open capace di arrivare alla seconda settimana di uno Slam, è volta principalmente ad aiutare la famiglia di Alexandros Kaldwell, ragazzo 21enne che da under giocava i suoi stessi tornei, ma alla carriera da professionista ha preferito il college negli Stati Uniti. Da tre anni Kaldwell studia (e gioca) all'Università di Radford, in Virginia, ma da qualche settimana era rientrato in Grecia per le vacanze estive. Kaldwell ha riportato delle ustioni sul viso e in altre parti del corpo, ed è ricoverato in uno degli ospedali della città, insieme ad alcuni dei suoi famigliari. La loro casa è andata completamente bruciata, così come le loro auto, e a detta della madre è un miracolo che siano tutti vivi. “Non voglio commentare più nulla di ciò che è successo – ha detto la madre di Alexandros – perché per quanto provi a descriverlo, non riuscirò mai con le parole a far comprendere l’inferno che abbiamo vissuto. Siamo sopravvissuti per miracolo, mentre ci sono tante altre famiglie che non sono state così fortunate. Voglio dire grazie a tutti per il sostegno e l’affetto che ci stanno dimostrando: col vostro aiuto non ci sentiamo soli”. Tsitsipas, che quando è divampato l’incendio si trovava in vacanza con la famiglia in un’altra zona della Grecia (dopo aver deciso di rinunciare ai tornei sulla terra battuta per riposare), ha donato personalmente una cifra considerevole, e la sua campagna ha già ricevuto il contributo di numerose persone, ma c’è ancora tantissimo da fare. “Donate ciò che riuscite – ha chiuso Tsitsipas –, ma donate. Ogni aiuto è importante. Voglio fare il massimo per contribuire alla necessità del mio paese e della mia gente”.
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