RICORSO AL CAS
Tuttavia, all'udienza di Londra non lo hanno nemmeno voluto ascoltare, sostenendo che erano sufficienti le dichiarazioni scritte. “C'è una cosa che mi amareggia – dice Bracciali – se andate a vedere le sentenze dei processi TIU, scoprirete che l'arbitro è quasi sempre lo stesso, questo McLaren, canadese. E vedrete che le sue sentenze sono sempre di condanna”. In effetti, delle ultime dieci sentenze pubblicate dal sito della Tennis Integrity Unit, sei sono state pronunciate proprio da McLaren, comprese l'ultima di qualche giorno fa (tre anni e 5.000 dollari di multa al guatemalteco Cristopher Diaz Figueroa) e la radiazione ai gemelli Alekseenko, stabilita lo scorso 15 ottobre. Gli altri tre arbitri che hanno firmato le sentenze sono stati e Charles Hollander QC (due sentenze), Jane Mulcahy QC e Ian Mill QC (una a testa) “Sono stato assolto da ben 15 giudici, di cui tre togati, e adesso arriva il sedicesimo a darmi questa stangata” dice Bracciali, che però non demorde: farà ricorso al CAS di Losanna, laddove torneranno a esserci tre giudici come era accaduto sia nei vari gradi del procedimento FIT, che nel Tribunale di Cremona, che al Collegio di Garanzia del CONI (in quel caso erano addirittura quattro perché fu un pronunciamento a Sezioni Riunite). In questo processo, infatti, non c'era alcuna collegialità: a decidere è un solo giudice, o meglio, arbitro. Se Starace aveva già abbandonato l'attività agonistica per dedicarsi a giocare a padel, e recentemente a fare il coach (al torneo di Bratislava era all'angolo di Matteo Donati), dunque la sentenza avrà ripercussioni anche sulla sua attività, Bracciali aveva rilanciato la sua carriera di giocatore. È evidente che al CAS avrà bisogno di un forte sconto per riprendere a giocare. Potrebbe non essere necessaria l'assoluzione, avendo già scontato quasi tre anni tra il 2015 e il 2017: in quel caso potrebbe puntare sull'eventuale retrodatazione della squalifica e magari riprendere l'attività. Ma ci sarà un'altra udienza da seguire, altri soldi da spendere, un'altra sentenza da aspettare.