COME LA CHIESA NEL 2017?
Le quasi tre ore servite a entrambe per guadagnarsi lo scontro decisivo hanno pesato di più sulle gambe della Trevisan, che dal 2-0 nel terzo ha perso cinque game di fila. E
sul 3-5 ha consegnato il match-point nelle mani dell’avversaria con un doppio fallo e un’ingenuità a rete. La Rosatello l’ha convertito con un rovescio lungolinea, e dopo una stretta di mano freddissima (evidentemente la Trevisan non ha gradito l’esplosione di gioia della cuneese) è corsa ad abbracciare la madre e i suoi due coach, Duccio Castellano ed Enrico Gramaglia, che da anni la seguono al TenniStadium di Lagnasco,
l’accademia fondata da suo padre Claudio per darle la possibilità di diventare una giocatrice professionista. Da segnalare l’assenza sugli spalti del capitano della nazionale di Fed Cup Tathiana Garbin, che ieri era stata pizzicata dalle telecamere SuperTennis a esultare un po’ troppo animatamente a favore della Trevisan nel match contro Anastasia Grymalska.
Comportamento che, indipendentemente dalla partnership con la tennista toscana, stride con i doveri istituzionali da selezionatrice tricolore. Oggi, con in campo due giocatrici coinvolte nel giro della nazionale (la Rosatello è stata convocata e ha esordito nel 2017 contro Taipei), ha preferito evitare situazioni scomode, delegando il compito di seguire la Trevisan al coach FIT Fausto Scolari. Tornerà al suo fianco nelle qualificazioni,
che la fiorentina giocherà da sabato insieme a Deborah Chiesa, Anastasia Grymalska e Federica Di Sarra. Quest’ultima, che dodici mesi fa sorprese tutti sfiorando il main draw dopo aver praticamente abbandonato l’attività "pro", ha vinto lo spareggio contro Martina Caregaro.