IL LIMBO DI VICTORIA AZARENKA
Presso la Porsche Arena, invece, non ci sarà Victoria Azarenka. Il suo ultimo match è stata la semifinale di Miami, proprio contro la Stephens, in cui ha finito la benzina quando si trovava avanti 6-3 2-0. Dopo il match, la bielorussa ha detto di non sapere quando tornerà a giocare. La vicenda legale con l'ex compagno, per la custodia del figlio, le sta togliendo energie fisiche e nervose, ma soprattutto l'ha ridotta al ruolo di tennista part-time. La Navratilova sta seguendo con apprensione la faccenda. “Sto incrociando le dita per tornare a vederla giocare con regolarità. A Miami ha saputo migliorare partita dopo partita ed è stato bello, ma adesso si trova nuovamente nel limbo – dice la Navratilova – nessuno di noi può immedesimarsi in quello che sta passando. Si tratta di una situazione unica e sfortunata”. Secondo Martina, sarebbe tutto molto più semplice se la Azarenka dovesse recuperare da un infortunio. Sarebbe qualcosa di gestibile, senza incertezze, da cui trarre un obiettivo. “Avrebbe un'idea più o meno chiara su quando tornare a giocare. Hai aspettative corrette, la situazione è sotto controllo. Invece adesso si trova nel limbo”. La Azarenka può allenarsi anche 10 ore al giorno, ma non sa esattamente perché lo sta facendo, e con quali obiettivi. Pur essendo tornata tra le top-100 e dunque eleggibile per il Roland Garros, non sa se lo potrà giocare. Di sicuro non sarà a Minsk per il match di Fed Cup tra Bielorussia e Slovacchia (valido per un posto nel World Group I). “La situazione di Victoria mi ricorda un po' la mia, quando non sapevo se la federazione cecoslovacca mi avrebbe dato il permesso di uscire dal paese per giocare a tennis. Fu questa la ragione per cui sono andata negli Stati Uniti: non potevo accettare per sempre una situazione del genere”. Secondo la Navratilova, non sapere quando si potrà tornare a giocare è una delle situazioni più difficili per un'atleta. “E pensare che il tennis potrebbe essere una via d'uscita per Victoria, perché sul campo certe pressioni verrebbero meno”.