Sulla terra battuta, Carla Suarez Navarro aveva vinto cinque volte su cinque contro Simona Halep. Negli ottavi del Roland Garros, invece, la rumena ha avuto bisogno di un'oretta per rifilarle un duro 6-1 6-1. Un successo che la indica come favorita numero 1 per il suo primo titolo Slam, in un torneo – è opportuno ricordarlo – che festeggerà una neo-vincitrice. E pensare che, a pochi giorni dall'inizio, Simona non era sicura di partecipare in virtù dell'infortunio alla caviglia che l'aveva colpita a Roma, durante la finale contro la Svitolina. “Credo di aver giocato il mio miglior match stagionale – ha detto la Halep – Carla è una gran giocatrice ma l'ho costretta sulla difensiva, ho cercato di essere aggressiva ed ero molto motivata. Mi piace molto questo campo ed è bello poter giocare, ancora una volta, i quarti di finale”. La rumena è scesa in campo ben decisa a mettere in un angolo la canaria, affrontando l'unico momento di difficoltà nel primo game, in cui si è trovata 15-40. Ha cancellato la prima palla break con un gran dritto, poi sulla seconda ha forzato costringendo la Suarez Navarro a tirare un dritto largo. Da quel momento, Carla si è trovata costantemente in difesa. La Halep ha espresso il suo miglior tennis, lavorando l'avversaria ai fianchi e punendola con scientificità. Il match si è poi sviluppato rapidamente: Simona si è presa la rivincita sulla giocatrice che l'aveva battuta al primo turno del 2013. La buona notizia, per Simona, è il fatto che non abbia più problemi fisici. “Non penso più all'infortunio – dice – mi sento bene, con fiducia. Ho iniziato il torneo nel modo giusto e sto giocando meglio, giorno dopo giorno. Sto tenendo a bada le emozioni e non vedo l'ora di giocare il prossimo match”