Silviu Culea, dal basket al tennis con grande successo

Giunto in Italia nel '95, è in carrozzina dall'anno seguente, ma grazie allo sport ha iniziato una nuova vita. Ha appena smesso col basket dopo anni di soddisfazioni, e ora punta forte sul tennis in carrozzina, col sogno di partecipare alle Paralimpiadi di Rio De Janeiro 2016...

Silviu culea, dal basket al tennis con grande successo

Dalla speranza di una vita migliore, a un cambiamento durissimo da accettare. Un cambiamento che però ha rappresentato la svolta verso un futuro di successo. È la storia di Silviu Culea, quarantenne nativo di Tulcea (Romania) ma residente da anni a Calcinato, in provincia di Brescia. Nel 1995, all’età di 22 anni, decise di cambiare vita e si trasferì in Italia da solo, in cerca di fortuna. Invece, un anno dopo trovò un incidente sul lavoro che lo obbligò alla sedia a rotelle. “Ma ho presto rialzato la testa - spiega - ho iniziato quasi subito a giocare a pallacanestro in carrozzina”. Uno sport in cui si è distinto in più occasioni, sino a diventare il capitano della Padova Millennium Basket (squadra di Serie A1) e a mancare per un soffio la convocazione in nazionale per le Paralimpiadi di Londra 2012. Fallito quell’obiettivo, ha deciso di mollare la canotta a favore di racchette e palline: un amore nato nel 2009 ma fino allo scorso anno sacrificato a scapito del basket. “Prima il tennis era un hobby, ma ora ho deciso di puntarci tutte le mie energie”. Così, al mattino lavora come operaio in un’azienda del bresciano, e nel pomeriggio si allena per inseguire il proprio sogno. “È una scommessa anche per me, e sono curioso di vedere sin dove riesco ad arrivare. Intanto, l’inizio è stato dei migliori: domenica 14 luglio ha conquistato la sesta edizione dell’Open nazionale da 3.500 euro di montepremi di Altavilla (Vicenza). Un torneo che l’ha visto imporsi in finale su Ivan Tratter dopo una lunga battaglia. Ma il risultato che fa scalpore è quello della semifinale, nella quale ha lasciato solo quattro giochi al numero 2 d’Italia Ivan Lion. In più, in doppio, disputato in coppia con Marco Colombo (presidente di Active), è arrivato in finale.

Grazie ai 60 punti raccolti nei due tornei disputati nel 2013, Culea è già numero 29 d’Italia, ma gli obiettivi sono ben altri, e gli ultimi risultati confermano come ci sia la possibilità di ambire a traguardi veramente importanti. Abbiamo puntato su di lui con la speranza che arrivi in nazionale – spiega Colombo (a sinistra nella foto) – e il primo contatto con la formazione tricolore c’è già stato”. Dopo la vittoria di domenica, Silviu ha ricevuto la chiamata del coach dell’Italia, che l’ha convocato per il prossimo raduno dei migliori atleti di wheelchair. Una bella iniezione di fiducia, verso un obiettivo ben definito. “Anche se è presto per parlarne, non nascondo il mio sogno è quello di prender parte alle prossime Paralimpiadi, nel 2016 a Rio De Janeiro. È un traguardo ambizioso, ma proverò a raggiungerlo con tutte le mie forze”. Anche per questo sarà fra gli osservati speciali nelle due imminenti manifestazioni organizzate da Active. Prima il terzo torneo nazionale ‘In Franciacorta’, in scena dal 22 al 25 agosto a Rodengo Saiano (dove Culea vinse nel 2011), e quindi l’edizione numero uno del ‘Camozzi Italian Open’, tappa internazionale del Nec Wheelchair Tour, in programma dal 12 al 15 settembre sui campi del Tennis Forza e Costanza di Brescia.

Ufficio Stampa

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