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Silenzio, parla Nick Kyrgios

L'australiano ha ormai messo nel mirino i migliori: battendo Raonic con sorprendente autorità, si è assicurato l'ingresso tra i top-20. Ma è soltanto una tappa di passaggio: a Miami, nella sua prima semifinale Masters 1000, sfiderà Kei Nishikori.  

Il Miami Open 2016 potrebbe sancire la definitiva consacrazione di un futuro numero 1. Battendo Milos Raonic con qualità e irriverenza, Nick Kyrgios si è assicurato un posto in semifinale. La prima in un Masters 1000, senza colpo ferire. E inizia a scrivere record importanti, anche di precocità. Intanto è il più giovane semifinalista nell'isolotto di Key Biscayne, poi lunedì diventerà il più giovane top-20 ATP dai tempi di Marin Cilic (che ci riuscì nel 2009) e scipperà a Bernard Tomic la leadership australiana. Ci proverà ancora più gusto dopo la polemica a distanza per la mancata partecipazione in Coppa Davis. Di lui si diceva che fosse una bomba pronta a esplodere, ma ormai le deflagrazioni si sentono forti e chiare. L'assalto del cowboy Kyrgios al Fort Apache tennis è sempre più rumoroso. Prima di questa partita, Raonic aveva vinto 18 match su 20, perdendo solo da Murray e Djokovic. Un dato che rende la portata del successo di Nick, che sogna di imitare proprio Djokovic: fu proprio a Miami, nove anni fa, che l'attuale numero 1 colse il suo primo titolo di prestigio. Per riuscirci dovrà scalare un paio di gradini molto complicati: in semifinale troverà il serafico Kei Nishikori, uno dei più forti ribattitori del tour. Dovesse farcela, nel match clou lo attenderebbe Novak Djokovic (a meno che il serbo non ceda a David Goffin: improbabile). Insomma, la strada è lunghetta. E in salita. Ma Kyrgios non ha paura. Non ha mai avuto paura.


CHE TEST CON NISHIKORI!

In una sfida tra bombardieri, ha brekkato Raonic nel primo game ed è stato superbo sul 2-1, quando ha annullato due palle break da vero campione. La prima con una deliziosa volèe a uscire, giocata con nonchalance dopo che il nastro aveva aggiustato la palla a Raonic per il passante. La seconda, con un più tradizionale missile di dritto. Sia pur con qualche sbavatura, ha portato a compimento il primo set. Nel secondo, entrambi hanno messo a punto il servizio e la conclusione al tie-break era inevitabile. Un minibreak era sufficiente a Kyrgios per prendersi un successo che vale ben più di 180 punti ATP. Ha un peso specifico importante, forse ancor di più dei vecchi successi su Nadal (Wimbledon 2014) e Federer (Madrid 2015). Pur mantenendo un atteggiamento naif, destinato a dividere il pubblico fino a quando non lo cambierà (ma succederà mai?), sembra essersi concentrato sul tennis anche in assenza di un coach fisso. Quello contro Kei Nishikori sarà un test molto importante, poiché troverà un giocatore di altissima qualità, in grado di fargli giocare molte palle. Dovesse batterlo, la seconda parte del 2016 potrebbe riservarci qualche sorpresa. E pensare che lo stesso Nick, in un raro momento di modestia, aveva detto che per certi traguardi bisognava aspettare l'anno venturo. Ma questo Kyrgios va di fretta.  
 

ATP MASTERS 1000 MIAMI - Quarti di Finale
Kei Nishikori (GIA) b. Gael Monfils (FRA) 4-6 6-3 7-6
Nick Kyrgios (AUS) b. Milos Raonic (CAN) 6-4 7-6


Semifinali (Diretta Sky Sport 2)
Novak Djokovic (SRB) vs. David Goffin (BEL) (Ore 19)
Nick Kyrgios (AUS) vs. Kei Nishikori (GIA) (Ore 1)

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