15 CHILI DI MUSCOLI
Le parole dall'austriaco alimentano la convinzione che a Parigi potrebbe essere un'altra storia. Reduce da un infortunio che lo ha bloccato in fase di rifinitura, aveva giocato male a Monte Carlo e Barcellona. “Ma qui ho ritrovato la fiducia, al di là della sconfitta in finale. Rimane una buona settimana, anche se oggi ho giocato male. Non c'è ragione di essere preoccupato, imparerò dalla prestazione di oggi. Spero di avere altre chance per vincere un Masters 1000”. Nel frattempo Zverev si gode numeri importanti, soprattutto al servizio. Ha incassato un break in tutta la settimana “E non ho concesso nulla a Dominic, che è uno dei migliori ribattitori del circuito”. Il problema, per Sascha e per tutti gli altri, rimane Rafael Nadal. È il primo a riconoscerlo: “Rafa sarà sempre il favorito in qualsiasi torneo sulla terra battuta, non importa il contesto. Sarà l'uomo da battere, come ogni anno. Il modo in cui ho vinto questo torneo è fantastico, però credo che ci siano ancora due giocatori davanti a tutti”. Il sistema per ridurre il gap? Facile: lavorare sul fisico. In tempi non sospetti aveva scelto Jez Green, ex preparatore atletico di Murray. “Ho messo su 15 chili di massa muscolare negli ultimi due anni. Ci ho lavorato molto, ma continuo a farlo”. Dall'alto dei suoi (quasi) 2 metri, e già dotato di una notevole mobilità, una cilindrata importante potrebbe essere l'ultimo step per agguantare chi gli sta davanti. Ma forse ci vorrà ancora un po' di tempo.
MUTUA MADRID OPEN – Finale
Alexander Zverev (GER) b. Dominic Thiem (AUT) 6-4 6-4