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Serena vince, ma «Mou» non ne può parlare

Curiosa situazione nel clan Williams: la statunitense ha chiesto a coach Patrick Mouratoglou di non parlare di lei con i giornalisti, attività che il tecnico francese ha sempre fatto con regolarità. Pare che Serena non abbia gradito qualche dichiarazione rilasciata dal suo allenatore durante il Roland Garros, ma a specifica domanda ha glissato.
La situazione è particolare. Serena Williams è a una sola vittoria da un titolo Slam che avrebbe allo stesso tempo dello storico e dell’incredibile, perché le permetterebbe di agguantare il record di successi nei Major di Margaret Court, il tutto a soli dieci mesi dalla nascita della sua prima figlia, Alexis Olympia. Una storia di successo, longevità e superiorità sportiva da riempirci un libro, ma che – per assurdo – Serena sta cercando di confinare il più possibile, tanto da aver chiesto a coach Patrick Mouratoglou di non parlare di lei con i giornalisti nel corso del torneo di Wimbledon. Anche in virtù della sua collaborazione con Eurosport, della capacità di farsi ascoltare volentieri e di una presenza televisiva che non passa inosservata, il tecnico francese è solito non dire mai di no, rilasciando parecchie interviste e parlando più o meno apertamente della sua assistita. Ha tutte le carte in regola per farlo, dato che una parte di ciò che Serena sta combinando è merito suo, e la sua mano si è vista sia nella sfida contro Camila Giorgi (che Mouratoglou conosce bene) sia in quella con Julia Goerges, ma Serena gli ha chiesto di limitarsi. Il motivo? Pare che non abbia gradito alcuni commenti rilasciati dal coach nel corso del Roland Garros, quando dopo il ritiro alla vigilia del match contro Maria Sharapova “Mou” aveva mostrato di non vedere di buon occhio la decisione di Serena di giocare anche il torneo di doppio, aggiungendo fatiche e rischi inutili a un torneo già di per sé complicato. “Dopo la discussione che abbiamo avuto – aveva detto il coach – credo sia impossibile vederla fare lo stesso anche a Wimbledon. Ma Serena è imprevedibile, con lei non si può averne la certezza”.
COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI TITOLO?
A conti fatti si può dire che Serena abbia ascoltato il suo consiglio, visto che non ha giocato con la sorella Venus (e l’aveva fatto in 12 delle precedenti 17 edizioni, vincendo il titolo ben sei volte), ma allo stesso tempo l'ha invitato a non rilasciare ulteriori dichiarazioni su di lei. Gli hanno chiesto di entrare nei dettagli della decisione, ma naturalmente si è nascosto dietro alla stessa richiesta. “Ho preso l’impegno di non parlare – ha detto martedì dopo la vittoria contro Camila Giorgi –, per Serena è molto più importante vincere Wimbledon piuttosto che la mia libertà di espressione”. Naturalmente, i giornalisti presenti a Wimbledon non hanno perso l’occasione per chiedere un commento anche a Serena, sfruttando la conferenza stampa dopo il successo contro Julia Goerges, avara di contenuti relativi all’incontro. Gli è stato chiesto cosa l’avesse spinta a prendere questa decisione, ma anche Serena non si è sbottonata. “Non lo so, stiamo solo provando qualcosa di nuovo”, ha detto, tagliando corto. Al momento, dunque, non si conoscono ulteriori particolari della richiesta. Sarà interessante vedere come si evolverà la situazione in caso di vittoria dei Championships, per capire se si tratta di una richiesta che vale solo durante il torneo, per evitare che si parli di argomenti non graditi a Serena mentre lei deve concentrarsi solo sugli incontri, oppure c’è qualcosa di più. Dovesse arrivare il titolo Slam n.24, l’opinione di Mouratoglou, che è stato accanto a Serena nel lungo periodo lontano dal campo, motivandola a tornare a competere, diventerebbe doppiamente importante. Anche se per Serena, a quanto pare, conta solo vincere il torneo. Ed è normale che sia così.
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