Riccardo Bisti
17 August 2017

Serena: “Torno a gennaio e vinco. Se non vinco, smetto”

In un'intervista-verità con Vogue, Serena Williams svela i programmi per il futuro: vuole giocare l'Australian Open, tre mesi dopo il parto. “Ma se non sarò più in grado di vincere, mi ritirerò”. La passione per il tennis, la stima per il futuro marito e quella frase sussurrata: “Fossi sempre stata al 100%, avrei vinto 30 Slam...”

È probabile che l'intervista sia stata realizzata prima delle anticipazioni sul libro di Maria Sharapova, in cui la russa ha raccontato l'origine (secondo lei...) della sua rivalità con Serena Williams. Fosse stato a conoscenza delle rivelazioni, Rob Haskell avrebbe certamente toccato l'argomento nell'intervista con l'americana, uscita in queste ore per Vogue. Probabilmente sarà l'ultima uscita pubblica di Serena prima dell'atteso parto. Mentre a Cincinnati si sta sviluppando un Premier Five senza troppi guizzi (l'agghiacciante rendimento al servizio di Angelique Kerber, nel match contro la Makarova, è forse lo specchio della mediocrità latente), Serena sta effettuando l'ultimo sprint verso la maternità e ha già tranquillizzato tutti i suoi sostenitori. Tornerà, e lo vuole fare a tempo di record. L'ambizione è giocare l'Australian Open 2018, previsto circa tre mesi dopo il parto. Sarebbe un record: mai nessuna mamma tennista ha ripreso così velocemente. Per intenderci, Victoria Azarenka ha anticipato di oltre un mese il suo rientro, ma era diventata mamma già da sei. “Sto già progettando il tutto – ha detto Serena dalla sua casa di Palm Beach, Florida – e ho grandi ambizioni. In questo sport si cade velocemente nel dimenticatoio. Se dovessi perdere, e continuare a perdere...sarà finita. Anche perché non ho più 20 anni. Dirò di più: o vinco o smetto”. Insomma, il 2018 sarà l'ultima chiamata per una giocatrice che ha segnato – per davvero – la storia del tennis. Le è rimasto un ultimo grande obiettivo: raggiungere e superare i 24 Slam di Margaret Court. Cercando di non essere presuntuosa, quasi sussurrando, Serena sostiene che la moda è stata la sua principale distrazione dal tennis negli ultimi 20 anni. Ha terminato una scuola di moda a Fort Lauderdale mentre iniziava col professionismo (“Mio padre mi ha sempre detto di costruirsi un piano B”). Senza la maternità, sarebbe stata protagonista alla settimana della moda di New York. “Ma se fossi stata sempre concentrata sul tennis, probabilmente avrei già vinto 30 Slam...”.

GRAVIDANZA TEMUTA, INASPETTATA E AMATA
Serena Williams è un enorme personaggio, sia dentro che fuori dal campo. Ha fatto la fortuna del tennis femminile, anche nei suoi errori (l'esplosione di rabbia allo Us Open 2009, contro una giudice di linea, è stato un gesto negativo ma che ha alimentato la sua popolarità). Per questo la WTA la coccola e avrà tirato un sospiro di sollievo nell'apprendere le sue intenzioni. In questo periodo, tra lezioni di francese e qualche hobby, dedica un'ora al giorno al cardio-fitness, in modo da non perdere il tono muscolare. D'altra parte, si è fatta vedere su un campo da tennis fino a qualche settimana fa. E nei momenti di pausa guarda il tennis. Non solo i match in diretta, ma anche le repliche dei suoi incontri su Tennis Channel. La gravidanza è stato un episodio inatteso e non voluto. “Però, appena l'ho saputo, sono stata pervasa da una sensazione di calma – racconta – per la prima volta, ho sentito di avere il diritto di perdere”. E invece non ha perso. Si è aggiudicata l'Australian Open da dominatrice. Anche per questo, crede di avere in grembo una femminuccia, a differenza del compagno Alexis Ohanian. “Lui pensa che sia un maschio, ma ho giocato l'Australian Open due settimane dopo aver appreso della gravidanza, e il nascituro non mi ha creato nessun problema. Noi donne siamo più forti”. Negli ultimi anni, Serena aveva paura della gravidanza. Un sentimento nato dopo il ricovero del 2011, quando finì in ospedale per un principio di embolia polmonare. In una donna incinta c'è un maggiore rischio di coaguli del sangue. Per questo, ogni giorno deve iniettarsi dell'anticoagulante. E' senza dubbio la parte peggiore della sua giornata. Il parto la spaventa un po', al punto da aver deciso di sottoporsi a epidurale. “Conosco persone che sono contrarie, ma ho già vissuto delle operazioni e se c'è la possibilità di patire meno dolore...è meglio”. C'è ancora tanta voglia di tennis, in Serena Williams. “Sinceramente pensavo che avrei smesso dopo essere diventata madre, invece andrò avanti. Non c'è sensazione più bella che scendere in campo e sentire l'urlo della folla”. Questo dolce periodo di stop, tuttavia, le ha permesso di riflettere sul passato. “All'inizio mi dava noia che io e Venus fossimo etichettate come giocatrici 'potenti'. Ad esempio, Monica Seles tirava più forte di noi. Poi ho letto che il dritto e il rovescio di Maria Sharapova sono migliori dei miei, e che l'avrei battuta solo grazie al servizio. Allora ho pensato: 'Beh, aspettate un attimo: e le mie volèe, la velocità, la ricerca degli angoli?'. Io faccio muovere le avversarie, uso il cervello e per questo vinco. Il termine 'potenza' viene etichettato negativamente”.

UN AMORE NATO A ROMA
E allora, ecco una frecciata indiretta alla Sharapova: “Nello spogliatoio dicono che io sono più simpatica, però a livello pubblico esce meglio la Sharapova, anche se non parla con nessuno. Forse succede perché sono nera. Dicono che gli afro-americani, specie se donne, devono dimostrare il doppio per essere accettati. A me sta bene”. La cantante Ciara, ottima amica di Serena, dice che fuori dal campo è completamente diversa, un uragano di simpatia. “Vorrei essere sempre al suo tavolo perché mi fa morire dal ridere”. Serena respinge con forza le illazioni doping lanciate qualche mese fa da Ilie Nastase: “Non metto veleno nel mio corpo. Se non riesco a vincere, non provo a barare. Fine della storia”. Su questo punto, interviene Ohanian. Sarà pure il cofondatore di Reddit, ma è un tipo che parla poco, ha nella discrezione uno dei suoi punti di forza. Il futuro signor Williams dice che Serena è paranoica persino al bar, quando si rifiuta di assumere proteine perché non sa esattamente se facciano parte della lista di sostanze proibite. I due si sono conosciuti a Roma, nel maggio 2015. Lei era impegnata agli Internazionali BNL d'Italia, lui a un convegno hi-tech ospitato nello stesso hotel. Qualche mese dopo hanno ufficializzato la loro relazione. “E' il tipo di ragazzo che ho sempre cercato, perché amo dare consigli – racconta Serena – è molto intelligente, ma è curioso di tutto quello che ancora non sa”. Per adesso ognuno vive a casa sua, ma dopo il matrimonio Serena lo raggiungerà a San Francisco, dove ha sede Reddit e dove lui torna continuamente. Da qualche tempo, Serena e Venus hanno smesso di vivere insieme. “Le ho detto che abbiamo 36 anni, probabilmente è il momento di stare per conto proprio”. E allora la Venere Nera si è spostata dall'altra parte della strada, mentre papà Richard vive a una dozzina di minuti di strada. Si vedono una volta a settimana. In questo mondo ovattato sta nascendo l'ultima Serena Williams agonista, quella che vuole abbattere gli ultimi record e dire addio da trionfatrice. E poi, suvvia, non vediamo l'ora che qualcuno le chieda di commentare il libro di Maria Sharapova....sì, il tennis femminile ha decisamente bisogno di lei. Il torneo di Cincinnati ne è l'ennesima conferma.

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