"IO FAVORITA? INTERESSANTE"
Ma adesso c'è uno Us Open da affrontare: nonostante sia lo Slam di casa, è “soltanto” il terzo in termini di successi per Serena. Lo ha vinto sei volte, l'ultima nel 2014, mentre si è imposta sette volte a Melbourne e a Londra. Nonostante abbia vinto soltanto 12 partite nel 2018 (di cui la metà a Wimbledon), i bookmakers la considerano addirittura come favorita numero 1. “Un fatto interessante” ha chiosato la Williams, che meno di un anno fa metteva al mondo la piccola Alexis Olympia. E, soprattutto, ha vinto un solo match negli ultimi due mesi. Va detto che ha giocato appena due tornei, San José e Cincinnati. “Per me non ci sono problemi, sto solo portando avanti un messaggio che ho inviato alle donne e alle persone in genere – dice Serena – bisogna affrontare gli ostacoli: se non li superi, hai sempre un'altra chance per farlo. Devi continuare a lavorare duro e credere in te stesso. Le cose non vanno sempre come speriamo, ma dobbiamo continuare a scalare la montagna”. Numero 17 del seeding, Serena potrebbe avere un derby in famiglia con Venus già al terzo turno, anche se lei giura di non aver guardato il tabellone. “Dopo essere diventata madre, credevo che sarei stata più rilassata. Forse l'ho già detto, ma non è così. Lavoro ancora duramente, forse anche più di prima. Prendo tutto molto sul serio, per me è stato sorprendente”. Insomma, parte un torneo (che potrebbe essere da record, visto che in palio c'è il raggiungimento di dei 24 Slam di Margaret Court) senza certezze. Anzi, una c'è: non vedremo in tribuna la piccola Olympia, che peraltro compirà un anno proprio durante il torneo. Serena le aveva mostrato il Centre Court di Wimbledon, ma non farà altrettanto per l'Arthur Ashe. Non è scaramanzia, ma solo una questione logistica. “Per arrivare a Flushing c'è un viaggio piuttosto lungo e lei fa ancora fatica in macchina. Soffre se deve rimanerci più di cinque minuti. Avremo sicuramente tempo l'anno prossimo”.