di Fabio Bagatella - foto Getty Images
Il trono degli US Open 2014 sarà una questione tra Serena Williams e Caroline Wozniacki. Il torneo femminile, denso di exploit e colpi di scena sino agli ottavi di finale, conferma con le semifinali il trend iniziato nei quarti di finale: ad imporsi sono chi ha i favori del pronostico.
Serena Williams b. Makarova 6-1 6-3
Nessun problema per Serena Williams, che supera in un'oretta l'ostacolo rappresentato da Ekaterina Makarova. La russa, impotente contro lo strapotere della numero uno mondiale, si consolerà lunedì con il best ranking (15). Makarova tornerà in campo questa sera con Elena Vesnina (dalle ore 21.00 italiane, al termine delle semifinali maschili) per la finale di doppio, dove ci sarà anche Flavia Pennetta in coppia con Martina Hingis. Serena, che consolida il primato nella ranking Wta e guadagna quello nella Race che conduce a Singapore, intravede il 18° Slam che le permetterebbe di eguagliare due mitiche connazionali: Chris Evert e Martina Navratilova.
Wozniacki b. Peng 7-6(1) 4-3 30-40 rit.
Caroline Wozniacki e Shuai Peng danno vita ad un match estremamente equilibrato che si conclude nel peggiore dei modi. La cinese è costretta ad abbandonare il campo su una sedia a rotelle. Per l'asiatica, che dichiara a fine match di avere ricordi molto offuscati dell'accaduto, possibile combinazione di crampi e colpo di calore. La prima semifinale di Peng in un Major, al 38° tentativo, equivale a una vera e propria vittoria. Dopo il ko nel 2009 contro Kim Clijsters, l'unica finale Slam di Wozniacki, la danese torna invece a giocarsi l'ultimo atto newyorkese: con la consapevolezza di avere veramente poco da perdere.
In nove precedenti contro Serena Williams, Caroline Wozniacki ha strappato una vittoria nel 2012 a Miami (doppio 6-4). Negli ultimi due incroci, disputati recentemente a Montreal e Cincinnati, la danese ha messo paura alla numero del mondo. La sensazione, tuttavia, è che dipenderà molto da Serena. Se ripeterà quanto mostrato con Pennetta e Makarova, a Caro servirà più che un'impresa.
