In campo maschile la quarta giornata del tabellone principale è caratterizzata dalla conferma dei big. Nonostante un secondo set complicato, Rafael Nadal ottiene un’altra vittoria rapida e indolore: stavolta a farne le spese, con il punteggio di 6-3 7-6(4) 6-1, è l’argentino Federico Delbonis, che nei primi due set è riuscito a mantenere il ritmo imposto dallo spagnolo salvo poi cedere all’intensità del numero 1 del mondo. Dato eloquente, che testimonia il buon match disputato dal nativo di Azul, quello sulle palle break salvate: addirittura l’85% (17 su 20) contro uno dei ribattitori migliori del circuito.
Nella nottata italiana sono andati in scena i match dei due possibili outsider per la conquista del titolo: Daniil Medvedev, che ha avuto vita facile contro l’iberico Pedro Martìnez (7-5 6-1 6-3) e Dominic Thiem, che a differenza del russo è dovuto ricorrere al quinto set contro un indomito Alex Bolt (6-2 5-7 6-7 6-1 6-2). Non si ferma nemmeno il cammino di Andrey Rublev, quest’oggi giustiziere del giapponese Yuichi Sugita in tre set.
Conferme anche per il numero 7 del mondo Alexander Zverev, che dopo aver estromesso il nostro Marco Cecchinato ha domato anche il bielorusso Egor Gerasimov, autore di un gran 2019 e cliente scomodo da incontrare sulle superfici rapide. Menzione d’onore per il lettone Ernests Gulbis, scivolato alla 256esima posizione del ranking mondiale ma in grado in questo torneo di dar fondo al proprio tennis migliore: dopo aver estromesso a sorpresa Felix Auger-Aliassime, il tennista di Riga ha superato in tre set Aljaz Bedene, candidandosi al ruolo di “mina vagante” di questa edizione.