di Fabio Bagatella - foto Getty Images
Le magie della notte di Halloween sono sempre più vicine, i suoi
sortilegi già nell’aria. La bacchetta, pardon, la racchetta del
“mago” potrebbe proseguire a far incantesimi. E’ un nuovo
trucco dell’Harry Potter del circuito o Fabrice Santoro timbrerà a
gennaio la sua 20esima stagione da pro? “Un giornalista canadese mi ha
detto che se giocherò ai prossimi Australian Open sarò il primo
tennista a prender parte a prove dello Slam a cavallo di quattro decadi (il
francese disputò il suo primo Slam nel 1989 a Parigi, n.d.r.).
Sarebbe un bel record. Non intendo però prendere questa decisione a cuor
leggero. Se voglio essere in grado di giocare match al meglio dei cinque set -
ha scherzato Fabrice - dovrò rinunciare ad andare a sciare a
dicembre”. Queste le dichiarazioni del 36enne transalpino (n.53 Atp) dopo
il match perduto contro lo spagnolo Montanes (n.36 Atp) al Gran Prix de Tennis
de Lyon. Santoro aveva annunciato pubblicamente alla fine del 2008 e ribadito
più volte nel corso del 2009 che questa sarebbe stata la sua ultima
stagione agonistica, ci sta ripensando? Forse ci ha già ripensato.
Santoro gioca un tennis particolarissimo: diritto e rovescio a due mani,
rotazioni esasperate, cambi di ritmo improvvisi. Lo stile del francese è
inconfondibile e gli è valso il soprannome di Magicien, il Mago.
“Quando me lo ritrovo davanti” - ha detto Marat Safin - “mi
fa impazzire: vorrei ucciderlo o uccidermi...”. “E’ come un
virus che attacca il computer” - racconta di lui il connazionale Guy
Forget - “prima di riuscire a fermarlo ha praticamente distrutto il tuo
tennis”. “Per veder giocare Fabrice” -riassume Andre Agassi -
“il prezzo del biglietto non è ancora stato stabilito”.
Fabrice Vetea Santoro nasce il 9 dicembre 1972 nella Polinesia Francese. A 6
anni inizia a giocare, conquista l’Orange Bowl nel 1988. L’anno
successivo vince il Roland Garros Juniores e passa al professionismo. Nella sua
infinita carriera tennistica è in grado di vincere su tutte le
superfici, in singolo (6 titoli e altrettanti finali) come in doppio (24
vittorie e 18 finali). Nell’agosto1999 raggiunge il suo best ranking nel
doppio (n. 6), a luglio del 2001 nel singolare (n. 17). Alla fine dello stesso
anno fa parte della spedizione francese che si aggiudica la Coppa Davis a
Melbourne. E’ l’Australian Open lo Slam che gli regala le maggiori
soddisfazioni. Alza il trofeo in coppia con il connazionale Llodra nel 2003-04,
due anni dopo raggiunge i quarti anche nel singolare. Nel 2009 ha vinto il
Challenger di Johannesburg e raggiunto le semifinali negli Atp di Newport ed
Eastbourne.
Non sappiamo ancora cosa estrarrà il “mago” dal suo
cilindro per il 2009. Se deciderà di proseguire, continuerà a
stregarci con il suo tennis d’altri tempi.
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