TANTI RISULTATI E POCA FATICA
Perso il primo set, Sock ha provato a riordinare le idee uscendo dal campo. Ha giocato meglio nel secondo set, dove è rimasto attaccato pur annullando una palla break nel settimo game. E al tie-break, si sa, bastano un paio di punti ben giocati per rovesciare un match. Quando Sock ha infilato un rovescio vincente per salire 3-1, qualcuno ha sperato di poter vedere il terzo set (per quanto la maggior parte del pubblico fosse dalla parte dello svizzero). Ma Federer non aveva nessuna intenzione di spendere altre energie: vinceva sei degli ultimi sette punti e volava in finale, dove si presenterà più fresco che mai. Oltre al rovescio, Federer sta chiedendo un aiuto importante al servizio. Lo ha trovato: non ha ancora perso la battuta in tutto il torneo e ha fronteggiato soltanto una palla break, contro Nadal, brillantemente annullata. L'efficacia al servizio gli consente di risparmiare energie preziose: per intenderci, si presenterà in finale con appena quattro match e 4 ore e 47 minuti sulle gambe. “Quando sono sceso in campo, avevo un'idea chiara e precisa sul da farsi – ha detto Sock – dovevo giocare alle mie condizioni, qualunque fosse il risultato. Se avessi vinto, fantastico. Se avessi perfetto, no problem: avrei comunque giocato alla mia maniera. In passato avevo perso perché l'avversario mi aveva danneggiato tecnicamente o mentalmente. Adesso sono più rilassato, calmo, e gioco come voglio io. Era pur sempre la mia prima semifinale in un Masters 1000”. Un po' poco, per impensierire il ritrovato Padrone del Tennis.
ATP MASTERS 1000 INDIAN WELLS – Semifinale
Roger Federer (SUI) b. Jack Sock (USA) 6-1 7-6(4)