Rovescio super, servizio bum bum: Federer domina!

Bastano appena 74 minuti a King Roger per raggiungere la settima finale nel deserto della California. Jack Sock regge per un set, ma il divario è parso enorme. Il rovescio continua a funzionare, il servizio è inarrivabile. Non l'ha perso in tutto il torneo e andrà a caccia del 90esimo titolo ATP con meno di cinque ore di tennis sulle gambe.

Come tre anni fa a Monte Carlo, sarà derby svizzero. A giocarsi il titolo al BNP Paribas Open saranno Stan Wawrinka e Roger Federer. Nella seconda semifinale, King Roger ha battuto con sufficiente agio Jack Sock con il punteggio di 6-1 7-6. Per lui sarà la settima finale all'Indian Wells Tennis Garden: ad oggi, ne ha vinte quattro (2004, 2005, 2006 e 2012). Acciuffare una finale a cinque anni dall'ultima volta è un gran risultato, ma dopo Melbourne non c'è più nulla di cui stupirsi. Nel match-clou (non prima delle 22, diretta Sky Sport 2) andrà a caccia del 90esimo titolo in carriera, il 25esimo in un Masters 1000. Partirà favorito contro l'amico e connazionale, se non altro perché ha vinto 19 dei 22 precedenti, compresa la bella semifinale al recente Australian Open. Ed è 14-0 sul cemento. Dopo il capolavoro negli ottavi (il 6-2 6-3 a Rafa Nadal) e la vacanza di venerdì grazie al forfait di Kyrgios, non poteva concedersi passaggi a vuoto. Detto, fatto. E il rovescio, colpo che sta facendo la differenza, è stato tra i colpi-chiave che gli hanno consentito di chiudere in 74 minuti, col punteggio di 6-1 7-6. Un gran vincente dal lato sinistro gli ha spianato la strada per il break al quarto al game, dove l'americano gli ha dato una grossa mano sparando in rete uno smash e commettendo un doppio fallo. 3-1, primo strappo. Già che c'era, Roger trovava il break del 5-1 con uno splendido dritto.

TANTI RISULTATI E POCA FATICA
Perso il primo set, Sock ha provato a riordinare le idee uscendo dal campo. Ha giocato meglio nel secondo set, dove è rimasto attaccato pur annullando una palla break nel settimo game. E al tie-break, si sa, bastano un paio di punti ben giocati per rovesciare un match. Quando Sock ha infilato un rovescio vincente per salire 3-1, qualcuno ha sperato di poter vedere il terzo set (per quanto la maggior parte del pubblico fosse dalla parte dello svizzero). Ma Federer non aveva nessuna intenzione di spendere altre energie: vinceva sei degli ultimi sette punti e volava in finale, dove si presenterà più fresco che mai. Oltre al rovescio, Federer sta chiedendo un aiuto importante al servizio. Lo ha trovato: non ha ancora perso la battuta in tutto il torneo e ha fronteggiato soltanto una palla break, contro Nadal, brillantemente annullata. L'efficacia al servizio gli consente di risparmiare energie preziose: per intenderci, si presenterà in finale con appena quattro match e 4 ore e 47 minuti sulle gambe. “Quando sono sceso in campo, avevo un'idea chiara e precisa sul da farsi – ha detto Sock – dovevo giocare alle mie condizioni, qualunque fosse il risultato. Se avessi vinto, fantastico. Se avessi perfetto, no problem: avrei comunque giocato alla mia maniera. In passato avevo perso perché l'avversario mi aveva danneggiato tecnicamente o mentalmente. Adesso sono più rilassato, calmo, e gioco come voglio io. Era pur sempre la mia prima semifinale in un Masters 1000”. Un po' poco, per impensierire il ritrovato Padrone del Tennis.

ATP MASTERS 1000 INDIAN WELLS – Semifinale
Roger Federer (SUI) b. Jack Sock (USA) 6-1 7-6(4)

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