NEANCHE UN TENTATIVO PER FEDERER
“È un gran personaggio e garantisce un certo interesse – ha detto Krajicek – a volte ha problemi di motivazione, ma quando è ispirato sa essere uno spettacolo. Spero che a Rotterdam possa giocare tante partite”. Di sicuro, in Olanda non ci sarà Roger Federer. Il torneo non ha neanche provato a imbastire una trattativa. “L'ingaggio di Roger ci costerebbe tutto il budget ed è un rischio – dice Krajicek – nel 2012 e nel 2013 ci è andata bene, ma nel 2016 si è infortunato e ci siamo trovati con un tabellone senza top-10. A volte vale la pena prendere il rischio, ma per stavolta abbiamo preferito contattare un buon numero di ottimi giocatori. Dobbiamo ancora valutare con Nadal e Wawrinka, ma abbiamo un buon campo di partecipazione con alcuni top-10 e top-20. Per questo non ci siamo avvicinati a Federer: forse potremmo farlo per il 2019”. Gli ingaggi di Federer, per eventi che non sono prioritari nella sua agenda, sono stratosferici. Non si va mai sotto il milione di euro e in effetti, quando il budget è ben definito, può essere un rischio investire tutto su di lui. Sembra che anche Nadal veleggi su quei numeri, mentre ci sono giocatori di ottimo livello che si accontentano di cifre inferiori. Fatti i conti, Rotterdam ha preferito questa opzione. Tra l'altro, la collocazione in calendario non aiuta: dopo Rotterdam, infatti, si gioca l'ATP 500 di Rio de Janeiro, seguito da Dubai e Acapulco. Diversi top-player possono dunque fare scelte diverse, e per molti Rotterdam potrebbe essere l'unico torneo indoor in quel periodo. Di sicuro ci sarà Robin Haase, numero 1 olandese. “La sua presenza ha un certo valore: è alla settima stagione consecutiva tra i top-100 e quest'anno ha fatto vedere di cosa è capace” ha concluso Krajicek. L'appuntamento è dal 12 al 18 febbraio 2018.