Simona ci mette la testa, alla Wawrinka

Simona Halep conquista la semifinale al Roland Garros per la terza volta in carriera, vincendo un incontro tutt'altro che banale contro Angelique Kerber. Un primo set perso al tie-break dopo aver recuperato da 0-4 poteva lasciare il segno, invece la n.1 WTA domina secondo e terzo, e punta l'indice alla tempia. "È stata una vittoria di testa".
Simona Halep come Stan Wawrinka? Lo svizzero del dito puntato alla tempia ci ha fatto uno dei suoi tratti distintivi, e a quanto pare la numero uno del mondo sta provando a prendere spunto, magari per riuscire finalmente a superare quella maledizione Slam che la affligge ormai da anni. È proprio così che ha festeggiato il successo contro Angelique Kerber che l’ha portata in semifinale al Roland Garros: si è voltata verso il suo angolo e ha puntato il dito alla tempia, come a indicare che il 6-7 6-2 6-3 è stato soprattutto una vittoria di testa, come ha poi confermato in conferenza stampa. “Questo match è stato soprattutto una questione mentale. Non è stato facile rimanere in partita dopo aver perso il primo set, ma non ho mollato, sono rimasta concentrata ed è il motivo per cui ho vinto. La mia testa ha vinto la partita”. Simona dice bene: nel primo set aveva recuperato da 4-0 a 5-5, poi aveva tolto di nuovo il servizio alla Kerber sul 6-5, ma nel tie-break è subito andata sotto e non ha saputo recuperare. Uscire dal match dopo un set così amaro sarebbe stato persino facile, invece Simona è rimasta aggrappata alla partita e ha fatto la cosa migliore che potesse fare: aprire il secondo set con un break. Dal punto di vista del punteggio poteva contare poco, ma era necessario almeno mandare un messaggio alla Kerber. Il piccione viaggiatore è arrivato a destinazione, e in quel game il match ha cambiato volto. La Halep fallosissima delle fasi iniziali del primo set è diventata in fretta un lontano ricordo, la padrona del campo è diventata lei e pezzettino dopo pezzettino ha smontato le difese della Kerber, peraltro alle prese con un fastidio all’alluce (e alla caviglia) del piede sinistro.
FINALE ANTICIPATA CON GARBINE?
Quel break in avvio di secondo set si è rivelato decisivo, così come un nuovo allungo nelle fasi iniziali del terzo ha permesso alla numero uno di fare gara di testa, e andare a prendersi successo e semifinale, la terza al Roland Garros. “All’inizio sbagliavo tantissimo perché volevo strafare – ha detto in conferenza stampa –, ma era difficile perché la palla di Angelique è molto lenta, e diventa difficile farle il punto. Ma preferisco dimenticarmi quei game, perché non è affatto il tennis che avevo intenzione di giocare”. Una bella risposta: significa che superato l’ostacolo Kerber vuole sgombrare la mente da tutti i potenziali pensieri negativi, e riflettere soltanto su come ha portato a casa l’incontro. “Contro di lei so che mi attende sempre una maratona, quindi ero preparata. Sono stata brava a non mollare, ho trovato il giusto ritmo, ho cambiato tattica e fa funzionato molto bene”. Avendo giocato in contemporanea a Muguruza-Sharapova, al termine del match Simona non sapeva ancora chi sarebbe stata la sua avversaria nella semifinale di domani. L’ha domandato a Fabrice Santoro durante l’intervista, probabilmente sperando che “Le Magicien” dicesse Sharapova, invece se la vedrà con Garbine, che l’ha battuta 3 volte su 4. “Sarà un match difficile, ci vediamo domani”, ha sintetizzato Simona, prima di entrare nei dettagli in conferenza stampa, ma naturalmente senza sbilanciarsi. “Mi aspetto tanti punti difficili, perché lei ha vinto tante partite veloci e sta imponendo il suo gioco indipendentemente dall’avversaria. Dovrò essere forte, provare a non farla sentire a proprio agio in campo. Non è che c’è molto da dire. Lei ha già vinto questo torneo. Per me sarà una sfida molto impegnativa”. La finale anticipata, col numero 1 WTA in palio, è servita.

ROLAND GARROS DONNE - Quarti di finale
Simona Halep (ROU) b. Angelique Kerber (GER) 6-7 6-3 6-2
© RIPRODUZIONE RISERVATA