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Ora Carreno Busta può puntare alla top-10

Lo spagnolo conquista il primo quarto di finale in carriera in un torneo del Grande Slam, vincendo una battaglia furibonda contro Milos Raonic, risolta per 8-6 al quinto set dopo oltre quattro ore. Il suo 2017 è un continuo crescendo: la Spagna potrebbe aver trovato il top-10 per il post-Nadal. Nel frattempo, il post può attendere: "Rafa" lascia 5 game a Bautista Agut.
Per Milos Raonic, a Parigi, è maledizione spagnola. Nel 2016 è stato Albert Ramos Vinolas a negargli i quarti di finale al Roland Garros e regalarsi il più importante risultato in carriera, e dodici mesi dopo è successa esattamente la stessa cosa contro Pablo Carreno Busta. Anche lui al suo primo ottavo Slam, anche lui contro Raonic, e anche lui a segno, anche se è nel modo completamente diverso di perdere che il canadese può trovare la fiducia per tentare l’assalto all’erba, dopo la doppia finale Queen’s-Wimbledon di dodici mesi fa. Contro Ramos perse tre set a zero, in mentre contro Carreno è finita per 4-6 7-6 6-7 6-4 8-6 in 4 ore e 17 minuti di battaglia e confronto di stili, che ha premiato il più forte alla distanza. Raonic ne esce molto più deluso di dodici mesi fa, visto che il successo l’ha assaporato e al quinto era avanti di un break (3-1), ma di certo ha meno dubbi sulla sua condizione, ha chiuso con più vincenti che errori e la battaglia l’ha persa sulla durata, con di fisico, testa e tennis. Magari uno Slam non lo vincerà mai, ma se lo vincerà quello non sarà il Roland Garros, quindi un ottavo di finale – specie in una stagione che l’ha visto fermarsi un sacco di volte per infortunio – può anche andare bene. Anche perché dopo una maratona simile, in quali condizioni si sarebbe presentato, fra meno di 48 ore, contro il Nadal statisticamente migliore mai visto a Parigi? Certo, perdere ai quarti o perdere agli ottavi non è la stessa cosa, ma non sono i 180 o i 360 punti a far la differenza nella classifica di uno come Raonic. Discorso diverso per lo spagnolo, che invece dà seguito al suo 2017 magnifico, salirà al numero 17 ATP e ora può iniziare seriamente a pensare alla top-10. La strada è ancora lunga, ma la Race lo vede al numero otto: basterà tenere questo rendimento fino a fine stagione.
ANCHE THIEM NON CEDE ALCUN SET
Carreno Busta sarà felicissimo (e fa bene) per essere diventato – come informa BranchStats – il diciottesimo spagnolo a raggiungere i quarti di finale in un torneo del Grande Slam, anche se è meglio che la sua mente si fermi lì. Perché non appena si ricorda che da affrontare ora avrà quel Rafael Nadal che continua a tritare gli avversari, il sorriso potrebbe sparirgli presto. Dopo il 6-0 6-1 6-0 a Basilashvili, “Rafa” non ha permesso di arrivare a tre nemmeno a Roberto Bautista-Agut, che invece il tennis per combinare qualcosa di interessante ce l’ha. Si pensava potesse giocare un buon match, invece è stato seppellito da uno schiacciasassi senza limiti, che ha deciso di andare a prendersi il Roland Garros numero 10 e lo vuole fare nel miglior modo possibile. Sembra difficile che qualcuno possa mettergli i bastoni fra le ruote, se non colui che uscirà dalla (probabile) sfida fra Novak Djokovic e Dominic Thiem. Probabile perché il serbo deve ancora battere Albert Ramos-Vinolas, mentre l’austriaco ha rifilato tre set a zero anche a Zeballos (dopo Tomic, Bolelli e Johnson) e ha ribadito ancora una volta che in questo Roland Garros ha tutta l’intenzione di rovinare il cammino di qualche big. Fosse capitato nella parte alta, visto come sta giocando avrebbe già tre quarti di finale in tasca, invece rischia di non arrivare nemmeno in semifinale, visto che la lezione romana ricevuta da Novak Djokovic è ancora una ferita aperta. Nascosta dal quattro su quattro parigino, ma non ancora rimarginata del tutto. Dovrà vincere due volte: contro la memoria negativa e contro Djokovic.
LA PIOGGIA GRAZIA NISHIKORI, CHE KHACHANOV!
Dopo la pioggia di sabato, la domenica parigina ha accolto anche la conclusione dei tre match di terzo turno interrotti il giorno precedente. Una sospensione che ha dato una grandissima mano a Kei Nishikori, che non se la stava passando per niente bene del derby asiatico con il giovane Hyeon Chung. Il giapponese aveva vinto i primi due set, ma dopo aver ceduto il terzo al tie-break sembrava letteralmente crollato, col rivale più fresco e avanti 4-0 al quarto. Per sua fortuna l’acquazzone gli ha offerto qualche ora di riposo, al rientro in campo ha lasciato il quarto set ma ha fatto valere la legge del più forte (e più fortunato) nel quinto. Ma occhio a Chung: se ha compiuto questi progressi sulla terra, altrove può giù combinare cose ancora più importanti. Col coreano eliminato con rimpianti, la NextGen agli ottavi di finale ce la porta il russo Karen Khachanov, uno che parla poco e non ama stare al centro dell’attenzione, ma ha interessi curiosi che lo rendono un personaggio da scoprire, e soprattutto gioca un gran bel tennis. Contro Isner gli è servito solo in parte, perché sono stati più fondamentali i nervi, per vincere 2 tie-break su 3 e regalarsi per la prima volta gli ottavi in uno Slam. Con Murray sarà durissima, anche perché contro Del Potro è parso in crescita, ma la statistica è per Khachanov: nel 2017 fra Slam e Masters 1000 lo scozzese non ha mai raggiunto i quarti. Agli ottavi anche Gael Monfils, ultimo francese rimasto in gara nel torneo maschile. Gli hanno dato una mano i problemi cronici alla schiena di uno sfortunatissimo Gasquet, costretto al ritiro sulla situazione di un set pari, e 4-3 per “Lamonf” nel terzo.

ROLAND GARROS – Ottavi di finale
Rafael Nadal (ESP) b. Roberto Bautista-Agut (ESP) 6-1 6-2 6-2
Dominic Thiem (AUT) b. Horacio Zeballos (ARG) 6-1 6-3 6-1
Pablo Carreno Busta (ESP) b. Milos Raonic (CAN) 4-6 7-6 6-7 6-4 8-6

ROLAND GARROS – Terzo turno
Karek Khachanov (RUS) b. John Isner (USA) 7-6 6-3 6-7 7-6
Kei Nishikori (JPN) b. Hyeon Chung (KOR) 7-5 6-4 6-7 0-6 6-4
Gael Monfils (FRA) b. Richard Gasquet (FRA) 7-6 5-7 4-3 ritiro
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