Statistiche web
Marco Caldara
21 March 2018

Roland Garros da record: sarà il 2° Slam più ricco

Cresce ancora il montepremi del Roland Garros: la FFT metterà sul piatto altri tre milioni abbondanti di euro, portando il prize money a un soffio dai 40 milioni. Nella storia del tennis solo lo Us Open 2017 ha offerto più soldi. Una gran bella dimostrazione di salute, in attesa del tetto sul Philippe Chatrier e dell'ampliamento dell'impianto.
Gli incredibili progressi dell’Australian Open, il fascino immutato di Wimbledon e le manie di grandezza tipicamente americane dello Us Open hanno alzato molto in alto l’asticella dei tornei del Grande Slam, ma il Roland Garros continua a combattere. E se la FFT non può (ancora) farlo con gli impianti, visto che per il tetto sul Philipp Chatrier e per il tanto atteso ampliamento della struttura – finalmente ufficiale dopo un iter interminabile – bisognerà attendere ancora fino al 2020, lo fa in tutti gli aspetti nei quali può intervenire, come la cura dei dettagli e soprattutto il montepremi. Nella prima conferenza stampa di presentazione del torneo, tenuta nel pomeriggio odierno, il direttore del torneo Guy Gorget ha annunciato un altro aumento sostanzioso al prize money, che dai 36 milioni di euro della scorsa edizione salirà fino a 39 milioni e 197.000 euro. Dopo il + 12 % fatto registrare fra 2016 e 2017, un altro + 9 % che certifica il grande stato di salute dello Slam parigino, che non solo dal punto di vista economico non ha problemi a tenere il passo dei Major concorrenti, ma addirittura sta riuscendo a mettere sul piatto più soldi di due degli altri quattro Slam. Con l’incremento del 2018, infatti, il Roland Garros sorpasserà in un colpo solo sia il montepremi dell’Australian Open sia quello di Wimbledon, portandosi a un soffio dalla soglia dei 50 milioni di dollari, cifra record sin qui raggiunta solamente dallo Us Open 2017. A New York c’erano in palio 50,4 milioni, mentre i 39 di Parigi in dollari diventano poco più di 48, circa sei in più rispetto a Melbourne e quattro in più rispetto alla scorsa edizione di Wimbledon (il prize money del 2018 non è ancora stato ufficializzato).
SORTEGGIO AL GIOVEDÌ E ATTESA PER FEDERER
Ai vincitori del Major francese andranno un totale di 2,2 milioni di euro, 100.000 in più rispetto alla passata stagione, ma Forget ci ha tenuto a precisare che come già nel 2017 gli incrementi (a livello percentuale) più importanti sono stati dedicati agli assenti per gli sconfitti nelle qualificazioni e al primo turno, che garantirà 5000 euro in più rispetto a dodici mesi prima. La crescita è doppiamente importante perché arriva nel periodo in cui la FFT ha iniziato il progetto di ampliamento da 350 milioni di euro (il 95% a carico della FFT), che entro il 2020 porterà la superficie complessiva dell’impianto da 8,5 ettari a 11,16 ettari, con un aumento di 2.500 posti a sedere complessivi. Il tutto malgrado il numero totale dei campi scenderà da 20 a 18, grazie all’aggiunta di un nuovo campo (il 14) da 2.200 spettatori, pronto già per la prossima edizione. Una bella dimostrazione di salute che, ora che l’ipotesi di trasferire il torneo in un altro impianto è stata accantonata, lascia ben sperare in vista di un’ulteriore e costante crescita nei prossimi anni. Oltre all’aumento nel prize money, le altre novità giù ufficializzate riguardano un villaggio ospitalità tutto nuovo, delle modifiche ai campi 7, 9 e 18, e il cambio della data del sorteggio. Generalmente la cerimonia era in programma il venerdì a mezzogiorno, mentre stavolta si terrà giovedì (24 maggio) alle 19. “Sarà qualcosa di unico – ha aggiunto Forget –, prima dell’inaugurazione del nuovo villaggio e della festa apertura con i nostri partner”. Ora non resta che aspettare un paio di mesi, con l’augurio che un certo Roger Federer decida di modificare i suoi piani rispetto allo scorso anno, e tornare a sporcarsi le scarpe di terra battuta. Il sito del torneo l’ha già inserito nei dieci giocatori da vedere nella prossima edizione: basterà?
© RIPRODUZIONE RISERVATA