MEGLIO DI SEPPI, CAMPORESE, GAUDENZI
Se la
storia parigina di Marco Trungelliti merita un film, quella del suo omonimo italiano (che alla cavalcata dell’argentino ha messo i titoli di coda) vale almeno un video motivazionale, di quelli che insegnano a credere di poter raggiungere anche i traguardi più remoti. Anche se il suo tennis suggeriva altro,
sembrava fosse destinato a rimanere tutta la vita un buon giocatore da Challenger, perché ogni santa volta che tentava di lanciarsi nel circuito maggiore veniva puntualmente ricacciato indietro. Ma ha continuato a provarci, a sbattere la testa contro il muro, fino a quando il muro è crollato e dietro ci ha trovato una vita e una carriera tutta nuova, con un titolo ATP, un posto fra i primi 50 del mondo (sarà almeno numero 42, quarantadue!), 380.000 euro in un colpo solo e il Philippe Chatrier ad attenderlo per i quarti di finale del Roland Garros, contro un tale Novak Djokovic. Roba da non credere, nemmeno per lui, che nell’intervista post vittoria con Fabrice Santoro non sapeva letteralmente cosa dire.
Era al limite delle lacrime di gioia, per aver combinato qualcosa che va oltre anche all’immaginazione. Avrebbe firmato per superare un turno, specie quando all’esordio contro Marius Copil si è trovato sotto due set a zero (e poi a due punti dal KO), invece ha vinto quel match e poi altri tre, cogliendo un risultato che lo spedisce dritto dritto nei libri di storia del tennis azzurro. È il nono italiano nell’Era Open a conquistare i quarti in un torneo del Grande Slam, il primo da quando a riuscirci era stato Fognini, sempre a Parigi, sette anni fa.
Non ce l’ha mai fatta gente come Seppi, Camporese o Gaudenzi, mentre ci è riuscito lui, e facendo tutto con le sue mani. Quando si menziona il quarto di Caratti all’Australian Open 1991 è impossibile non ricordare che il piemontese ci arrivò senza dover battere nemmeno un top-100, mentre Cecchinato ce l’ha fatta superando prima il numero 11 e due giorni dopo il numero 9.
Un dettaglio che non aumenta il prestigio del risultato, ma lo rende sicuramente più vero.
ROLAND GARROS 2018 – Ottavi di finale
Marco Cecchinato (ITA) b. David Goffin (BEL) 7-5 4-6 6-0 6-3