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Marco Caldara
23 December 2016

Federer: l’allenamento social è un successone

Oltre 500 mila persone hanno visto l’allenamento di Roger Federer, mandato in onda in diretta sulla piattaforma online Periscope. Un esperimento ben riuscito: lo svizzero ha intrattenuto i suoi fans per circa un’ora, divertendo e divertendosi, e ha regalato un sacco di curiosità. Nuova moda all’orizzonte?
Nel mondo del calcio è normale che le tv sportive abbiano una voce dagli impianti d’allenamento delle squadre più importanti, e le telecamere sono arrivate fino negli spogliatoi, anche nel sacro momento prima dell’inizio di una partita. Per questo, non ha sorpreso così tanto vedere da vicino uno degli ultimi allenamenti di Roger Federer a Dubai, malgrado nel tennis si tratti di un avvenimento più unico che raro. La scorsa settimana il campione di Basilea aveva anticipato l’intenzione di regalare in diretta ai suoi fan qualche passaggio della sua giornata, approfittando della moderna piattaforma di streaming Periscope, e ha mantenuto la promessa nel pomeriggio di giovedì, con un esperimento promosso a pieni voti. Il campione svizzero ha dedicato ai suoi fan poco meno di un’oretta, con un picco di spettatori in diretta che ha toccato quota 76.000. Oltre 500.000, invece, gli utenti complessivi. Un numero che certifica da solo quanto l’attesa dei suoi tifosi di rivederlo in campo stia diventando sempre più spasmodica. La giornata con Roger è stata divisa in tre spezzoni: prima il viaggio in auto con Ivan Ljubicic (che ha ripreso il tutto) da casa fino a un club situato nell’area di Al Sufouh, nel settore meridionale della città, con sullo sfondo il grattacielo Burj al-Arab, simbolo della città, dove nel 2005 scambiò qualche palla sul tetto con Andre Agassi. Poi una quarantina di minuti lavoro fra riscaldamento e allenamento con il francese Lucas Pouille, compagno di buona parte degli allenamenti di questa sessione invernale negli Emirati Arabi. E a chiudere lo svizzero ha realizzato una “Q&A” in diretta con i propri fans, che per circa 25 minuti l’hanno trattenuto davanti al cellulare interrogandolo sui temi più disparati.
 
PIÙ SERVE&VOLLEY NEL 2017?
La sorpresa, per gli appassionati, è stata quella di trovare in campo una manciata di telecamere e pure una piccola regia, più la chicca di un Federer “microfonato”, che ha commentato l’intera sessione, dal riscaldamento intenso con Pierre Paganini alla parte di campo, sotto l’occhio vigilie di Ivan Ljubicic, nella quale lo svizzero ha raccontato ai suoi fans tante curiosità, alcune banali, altre meno, per conoscere meglio le sue abitudini. Oro colato per i suoi tantissimi appassionati. E visto che un fenomeno come lui ha un sacco di fan anche fra gente che il tennis vero e proprio lo conosce poco, per molti sarà stato interessante scoprire come la palla schizzi sulla riga anche sul cemento, che “se c’è vento è meglio non cercare le righe, mentre quando non ce n’è si può provare ad andare più vicini agli angoli”, che se Roger gioca un set d’allenamento preferisce rispondere, che quando sta fermo a lungo il colpo che fa più fatica a ritrovare è il servizio, che il suo colpo preferito è la smorzata di diritto, e poi un po’ di tattica, di tecnica e molto altro. “Non sono il più grande fan degli esercizi dal cesto – ha spiegato – ma a volte servono eccome per trovare feeling e intensità”. L’impressione è che il primo a divertirsi sia stato Roger: ha mollato per qualche ora la serietà che lo accompagna nelle uscite pubbliche, mostrandosi come è veramente: un giocherellone. Si è divertito a provare a colpire il trainer col servizio, ha strillato “come on” dopo un nastro vincente (“ci scusiamo, ma mica ci dispiace”), e durante un cambio di campo ha raccontato a Pouille di quella volta che alla Hopman Cup ha giocato con… Mirka! “Ah, come passa il tempo”, prima di pagare pegno con dieci flessioni per la sconfitta nella gara delle volèe. Una chicca? Nel corso dei quattro game giocati Ljubicic gli ha chiesto di fare serve&volley due punti a game. Roger ha ubbidito, soprattutto da destra. Prepariamoci a vederlo a rete più spesso del solito.
Vien da pensare che l’esperimento gli sia stato suggerito da una delle aziende sue sponsor (magari Wilson, il cui logo era spesso in bella vista?), ma è stato un successo ed è probabile che la moda avrà un seguito, magari per dare visibilità a giocatori e partner anche nel periodo di off-season. Al termine della sessione d’allenamento Federer si è fermato a lungo in panchina, rispondendo al fiume di domande dei suoi tifosi: passato, presente, futuro, passioni, obiettivi e tanto altro. Di seguito gli argomenti più interessanti:
 
LA SUA FORMA A 35 ANNI – Provo a dormire sempre il giusto, a mangiare sano e impegnarmi per godere di tutto ciò che faccio. L’obiettivo per il 2017 sarà quello di stare bene fisicamente all’inizio dell’anno, sentire bene il mio corpo e riuscire ad andare in fondo nei tornei più importanti. Per avere chance di battere i migliori”.
 
TENNIS COI BAMBINI – A volte ci gioco. I bimbi lo amano, mentre alle ragazze diciamo che piace…”
 
LA STAGIONE SULLA TERRA – Non sono ancora sicuro di cosa farò: tutto dipende da come andrà il mio corpo. Il resto lo vedrò insieme al mio team, in base al ginocchio. Non ho programmi a lungo termine”.
 
GLI ALTRI SPORT – Da giovane ho giocato spesso a squash, mi piace molto, ma è un sacco che non ci gioco più. E per il mio ginocchio non è il massimo. A paddle non ho mai giocato, mentre a Badminton qualche volta. Ricordo di essere andato a vedere le semifinali maschili e la finale femminile alle Olimpiadi di Sydney 2000. Cavalli? No, ho paura. Ieri sono andato con un cammello sulle dune: bellissimo. A volte faccio snorkeling. Non ho mai fatto snowboard, mentre so sciare ma è dal 2008 che non riesco. Ci sarei dovuto andare lo scorso febbraio, ma l’infortunio non me l’ha permesso. Musica? So suonare il flauto, e da ragazzo ho preso delle lezioni di pianoforte”.
 
BRACCIO DI FERRO – Non avrei alcuna chance di battere Nadal a braccio di ferro. E onestamente penso che perderei con tutti. Il mio braccio è così piccolo…”
 
EDBERG – “I due anni insieme sono stati magnifici: per me rimane il migliore di tutti. Mi sono goduto ogni momento e insieme ci siamo divertiti tanto. Una grande ispirazione. Ho imparato anche qualche parola di svedese, ma non è il caso di usarle qui”.
 
IL PIÙ ELEGANTE DELL’ANNO – Che pressione: ora dovrò stare attentissimo a ogni cosa che metto. Ai colori, alle scarpe…”
 
AUTOBIOGRAFIA – Magari mai, magari presto. Non ci sono progetti”.
 
18 SLAM? – Prometto che ci proverò. Sarà dura, ci sono tanti ragazzi competitivi, ma penso che avrò qualche chance”.
 
LE SUE RACCHETTE – Di solito tendo le racchette a 26-27 chilogrammi, ma dipende dalle condizioni, come la velocità del campo e il clima. In un anno ne uso tra le 50 e le 60. Ne ho sempre con me una dozzina, e ne faccio preparare 8 o 10 per ogni incontro”.
 
DOPO IL RITIRO – Vivrò sicuramente in Svizzera. Amo le montagne, i laghi, il paesaggio. C’è una vita molto tranquilla e sono grato di essere nato e cresciuto lì”.
 
LA SUA FONDAZIONE – “Ha già 11 anni. Ho in progetto un viaggio in Sudafrica per il prossimo anno, con l’obiettivo di raggiungere nel 2018 la quota di un milione di bambini aiutati con i nostri progetti. Sto cercando di raccogliere molti soldi per ottenere quel traguardo e supportare l’istruzione di sempre più giovani. Mia madre è sudafricana, sono progetti che mi stanno molto a cuore: vi terrò aggiornati”.

FEDERER AL NEW YORK TIMES
L’ACCOUNT TWITTER DI ROGER
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