UN CLIMA FANTASTICO
Ne è venuta fuori una partita spettacolare, capace di entusiasmare un Campo Centrale “esaurito in ogni ordine di posti”, come si diceva qualche anno fa. C'era un'atmosfera eccezionale al Foro Italico, come se il tennis avesse ritrovato qualcosa di bello che si era un po' smarrito. In verità, Nadal avrebbe potuto chiudere in anticipo il primo set, ma Djokovic ha prodotto il massimo sforzo possibile. Rafa brekkava al sesto game, scappava sul 5-2 ma Djokovic si riprendeva il maltolto nel nono game, rifugiandosi nel tie-break. In un clima fantastico, Nole teneva duro fino al 4-5, pur boccheggiando. I punti decisivi se li prendeva Nadal, sigillando il parziale con una risposta sulla riga su un disperato serve and volley di Nole. Sullo slancio, come spesso accade, Rafa prendeva il largo e saliva 2-0 nel secondo, approfittando del nervosismo altrui. Nole si tranquillizzava, resta in scia, giocava davvero un buon tennis (alcuni rovesci anticipati hanno davvero ricordato i bei tempi), e aveva una minima chance sul 4-3 e servizio Nadal, issandosi sul 15-30. Sbagliava qualcosa, arrivava ai vantaggi, ma Rafa alzava il livello quel tanto che bastava per tenere il servizio. La partita finiva lì, con un abbraccio cordiale e la grande esultanza di Nadal, che con questo successo diventa il giocatore con più partite vinte nei Masters 1000 (356 contro le 355 di Federer). La decima finale dello spagnolo al Foro Italico, oltre all'ennesimo sprazzo di gloria, potrebbe consentirgli di riprendersi il numero 1 ATP appena lasciato a Roger Federer. Ma la notizia più importante di questo sabato di sole e raggi caldi riguarda Novak Djokovic: se davvero l'inerzia resterà tale, sarà un pericolo pubblico a Wimbledon e per l'estate sul cemento. Ha gettato le basi: adesso dipende da lui.
INTERNAZIONALI BNL D'ITALIA UOMINI – Semifinali
Rafael Nadal (SPA) b. Novak Djokovic (SRB) 7-6 6-3