DEL POTRO MIGLIORA, CIAO BENNETEAU
Ha invece fugato tutti i dubbi Juan Martin Del Potro. Molti progressi rispetto al match d’esordio contro Nicolas Mahut, che lo aveva visto bene, ma non troppo, consentendo a Julien Benneteau di restare in partita solo nel primo set. Del Potro parte subito bene, conquistando il break nel quarto gioco. Ma, come contro Mahut, l’inizio del suo incontro è minato da qualche incertezza. Qualche errore di troppo ed è costretto a riprendersi il break sul traguardo, dopo averlo restituito nel settimo gioco. Secondo e terzo set sono invece filati via lisci. Molti vincenti da parte del gigante di Tandil (saranno 44 in totale), ma al cospetto di un avversario sin troppo arrendevole. Prossimo turno con Ramos Vinolas, un tipo tosto. Per Juan Martin l’importante sarà evitare la battaglia. Tuttavia, ci si ricorderà di questo match per l'addio di Benneteau al pubblico di Parigi. Aveva rischiato di chiudere la sua carriera al Roland Garros in un anonimo martedì notte, sul Campo 1, con poca gente. La pioggia lo ha salvato e il giorno dopo ha superato Leonardo Mayer. E così si è preso il palcoscenico del campo più importante, esaurito, contro un grande avversario. Ha chiuso in presa alla commozione, con Del Potro spettatore sorridente durante l'intervista di Benneteau con Marion Bartoli. Palito sta diventando una specie di “becchino”: nel 2009 ha chiuso la carriera di Marat Safin, nel 2012 quella di Andy Roddick, mentre a Parigi ha messo fine all'avventura al Roland Garros, almeno in singolare, di Mahut e Benneteau. Dove potrà arrivare in questo torneo, lo capiremo nei prossimi giorni.