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31 October 2015

Radwanska Kvitova, la finale che non t'aspetti a Singapore...

La polacca supera Muguruza 6-7 6-3 7-5 al termine di un match maratona in rimonta mentre la ceca s'impone sulla Sharapova per 6-3 7-6. Due semifinali ricche di emozioni e capovolgimenti... di GIORGIO VALLERIS

Radwanska kvitova, la finale che non t'aspetti a singapore...

di Giorgio Valleris - foto Getty Images

 

Agnieszka Radwanska contro Petra Kvitova, ovvero la finale che non t'aspetti per le Wta Finals 2015 di Singapore. E dire che entrambe hanno rischiato grosso di fare le valigie già al termine dei propri gironi. Ma nel tennis, si sa, di scontato c'è poco o nulla.

 

Agnieszka parte forte contro la Muguruza e nei primi giochi mette in mostra tutto il repertorio con punti strepitosi a suon di slice, drop e giocate spettacolari. La tennista di Cracovia sale sul 4-1 con l'avversaria che appare sull'orlo di una crisi di nervi. E invece...

 

Invece dopo il coaching, la spagnola guadagna campo e inizia a bomboradare, costringendo Aga sempre più lontano dalla linea di fondo. Garbine recupera e trascina il parziale al tie break dove va di nuovo sotto per 1-4 perima di aggiudicarsi il set per 7-6(5). Nel secondo subito la svolta: dopo 4 palle break sciupate, al quinto tentativo la Radwanska acciuffa il break che poi conferma nel gioco successivo. Di nuovo avanti, di nuovo (quasi) recuperata. Muguruza risale fino al 3-5 ma poi la polacca pareggia i conti.

 

Nel terzo set Garbine appare più confusa e decisamente più fallosa. La condizione ideale, nella quale la Radwasnka riesce a comandare lo scambio senza giocare una palla uguale all'altra. La tattica di Aga sembra far breccia, ma questo match dalle emozioni infinite non è ancora finito. Di nuovo Muguruza recupera da 1-4 a 4-4. Alla fine la tennista di Cracovia chiude per 6-7 6-3 7-5 dopo quasi 2 ore e 40 e conquista la sua prima finale nelle Wta Finals; niente male per una tennista che dopo i primi due match del girone sembrava spacciata....

 

Nell'altra semifinale Petra Kvitova ci entra grazie al “regalo” della connazionale Safarova che l'aveva salvata da un'eliminazione per certi versi clamorosa. Dopo il lungo infortunio, finalmente Sharapova appare in gran forma, ma Petra può battere chiunque (o perdere da chiunque). Dopo il ko subito nel round robin l'anno precedente, la siberiana ha una gran voglia di rivincita ma non riesce mai a dare continuità al suo gioco e si fa brekkare tre volte nella prima frazione. Dopo un gran girone, Masha sembra aver esaurito le batterie... Kvitova vola 5-3 e poi chiude il primo set.

 

Nel secondo, complice un brutto balck out della ceca, Masha torna prepotentemente in partita: vola sul 4-0 prima, sul 5-1 poi e la semifinale sembra destinata inesorabilmente al terzo. Ma come nell'incontro precedente tra Radwasnka e Muguruza, le emozioni non sono ancora finite. Petra si sveglia d'improvviso dal letargo (proprio quando Masha sembra giunta in riserva) e infila 4 giochi consecutivi. La siberiana sembra spacciata, ma riesce in extremis ad acciuffare il tie break. Un ace della Kvitova e un gratuito della russa fissano il punteggio sul 6-3 7-6(5).

 

Domani dunque supersfida tra Kvitova e Radwasnka (6-2 nei precedenti per la ceca mancina). Una finale che non t'aspetti, senza una Shartapova che sembrava imprendibile nel girone e una Muguruza che stava giocando talmente bene da apparire come la vincitrice designata a Sinhttp://www.tennisitaliano.it/gallery/attualita/wta-finals-day-7-kvitova-e-aga-in-finalegapore.  

 

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